Foggia, 10 ottobre 2022 – Stasera, alle ore 23:35, il programma ‘Cose Nostre’ su Rai Uno parlerà di una triste storia di cronaca che negli anni settanta colpì Luisa e la sua famiglia, una donna originaria della Capitanata e vittima della malavita.

Luisa Fantasia, appena 32 anni, originaria di San Severo (FG), fu uccisa il 14 giugno del 1975 a Baggio, quartiere di Milano dove viveva con la famiglia, dinanzi alla figlia Cinzia di soli 18 mesi. Sposata con Antonio Mascione, ai tempi brigadiere dei Carabinieri del reparto investigativo di Milano, fu uccisa per una vendetta trasversale.
Suo marito, infatti, come agente sotto copertura dell’arma, stava gestendo una partita di 600 kg di droga nel’hinterland di Saronno. La sua copertura saltò e gli uomini di una delle prime cosche calabresi presenti in Lombardia, cercando la valigetta con 60 milioni di lire che l’agente dell’arma aveva fatto visionare nel bosco di Saronno, gli uccisero la moglie stuprandola e seviziandola con un coltello da sub.
Dopo due giorni, nonostante il grande dolore, il marito Antonio Mascione arrestò i due omicidi, uno dei quali minorenne.

Una storia terribile che ancora oggi suscita malessere e sgomento. Un femminicidio tremendo aggravato dal fatto che in casa fosse presente anche la piccola figlia dei due giovani.

A Luisa Fantasia furono tributati funerali di Stato a Milano, San Severo e San Nicandro Garganico.
Medaglia d’oro a valor civile del comune di Milano.
Intitolazione di un intero quartiere a San Severo.
Il Comune di Milano ha reso onore alla memoria di Luisa e alla sua storia di madre e moglie dedicandole un giardino, in via delle Forze Armate all’angolo con via Mar Nero.

I passi di Luisa, un albero di ulivo è stato piantumato al porto turistico di Manfredonia, in ricordo di Luisa Fantasia.
Si trattò dell’unico caso in Italia dove un minore venne punito alla massima pena di reclusione, l’ergastolo. Dopo circa un anno uno dei suoi aguzzini fu ucciso in carcere.

Pietro Paolo Mascione, poliziotto figlio di Antonio, marito di Luisa, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni per StatoQuotidiano:
“Luisa ha perso la vita per lo Stato. È giusto che si sappia chi è stata Luisa Fantasia, per noi figli che abbiamo avuto sempre questo ‘silenzio omicida’ è un atto di liberazione, per far conoscere la sua storia e quella della nostra famiglia. Una storia dedita solo allo Stato perché papà era uomo del Generale Dalla Chiesa. Purtroppo siamo stati lasciati soli dalle istituzioni.

Mio padre, negli anni settanta, fu un uomo scelto dal Generale Dalla Chiesa per combattere il terrorismo politico e dopo, negli anni 80, seguì il Generale a Palermo contro la Mafia. Sono esempi che dovrebbero creare atti di emulazione nei giovani. Ho sempre avuto l’immagine di Alberto Dalla Chiesa impressa negli occhi, sono cresciuto con quei valori. Luisa aveva solo 32 anni ed era la mamma di mia sorella, per me era una madre a tutti gli effetti poiché la mia nascita nasce da quella morte”.

Queste dichiarazioni fanno comprendere quanto sia importante e a tratti indispensabile che i media trasmettano modelli positivi, soprattutto per i giovani, come Luisa ed il Generale Dalla Chiesa, persone che hanno dato la vita per la legalità e lo Stato.
Grandi persone… Ancorchè spesso
NASCOSTE, del nostro Paese !!.. 😞😞 😖😖 🎊🎉🎊 🇮🇹 🇮🇹
“Cose nostre” complimenti per il servizio televisivo su Luisa Fantasia del tutto unilaterale. Io sono il fratello di Luisa che ai tempi lavorava a Carate Brianza (MI) come medico ortopedico, che ha ospitato in casa propria la neo coppia Fantasia/Mascione, prima del loro famigerato trasferimento a Milano.
Io, insieme alla sorella Clara ed al fratello Franco, non abbiamo sofferto! E non hanno sofferto neppure i genitori di Luisa che sono volati in cielo e speriamo siano in compagnia della povera figlia Luisa! Hanno sofferto solo Tonino Mascione (la legge), che ha saputo ritornare in servizio nella propria Provincia, grazie a Luisa e che ha saputo riposarsi per avere il figlio, in seconde nozze, che nella giusta età, di probabile carriera, si è ricordato di rispolverare il caso Luisa Fantasia. Complimenti per il servizio! E complimenti a chi lo ha fatto perché non è riuscito a capire che all’epoca esistevano una madre ed un padre di Luisa Fantasia, forse perché lui non è un vero genitore e spero che mai lo sarà!