La sezione misure di prevenzione del Tribunale di Bologna, su richiesta della Procura della Repubblica di Parma, ha disposto un sequestro patrimoniale del valore di oltre 3 milioni di euro (precisamente 3.140.290 euro) nei confronti di tre fratelli imprenditori. L’operazione è stata eseguita dalla Guardia di Finanza di Parma.
I destinatari del provvedimento sono stati definiti come soggetti di “pericolosità sociale”, in linea con quanto previsto dal codice antimafia. I tre erano già stati coinvolti in precedenti indagini condotte dalla Tenenza di Fidenza, che avevano portato alla luce un complesso sistema di false fatturazioni per prestazioni inesistenti di manodopera, operanti nel settore della manutenzione e impiantistica industriale.
Le indagini erano culminate nell’ottobre 2020 con l’emissione di quattro misure cautelari personali e sequestri per un totale di oltre 16 milioni di euro. Per questi fatti, i tre imprenditori sono stati condannati in primo grado dal Tribunale di Parma il 17 ottobre 2022, con il processo ora in fase di appello.
Il sequestro ha riguardato 27 immobili tra fabbricati e terreni nelle province di Parma, Foggia, Reggio Emilia e Valmontone, conti correnti, denaro in contante, cinque veicoli, quote societarie e il patrimonio aziendale di tre società con sede a Parma e Sorbolo Mezzani.
Come riportato da Parmatoday, il colonnello Gianluca Angelini, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Parma, ha dichiarato: “L’obiettivo principale delle indagini è quello di sottrarre agli autori dei reati ogni beneficio economico derivante dalle condotte criminali, colpendo in particolare i beni acquisiti nel tempo senza redditi di origine lecita, allo scopo di neutralizzare ogni arricchimento patrimoniale indebito”.
Lo riporta FoggiaToday