“Laddove questo concetto è stato chiaro i territori hanno risposto ed oggi, nel 2013, Legambiente ci restituisce dei dati che ci confermano che la direzione è quella giusta. Se 4 comuni (Monteparano, Rutigliano, Cellamare e Troia) sono a pieno titolo comuni ricicloni in Puglia, tanti altri si sono ormai incamminati su un percorso virtuoso: tanto è vero che ben 15 altre amministrazioni comunali hanno raggiunto nel 2013 gli obiettivi di legge del 2012 e che altri 18 hanno sviluppato negli ultimi tempi dati interessanti per cui sono ‘da tenere d’occhio’. Voglio poi segnalare – prosegue Nicastro – il dato del comune di Andria che da mesi ormai comunica percentuali al di sopra del 60% e lo riporto soprattutto per sfatare il mito che la differenziata è possibile soltanto nei piccoli comuni”.
“Oggi siamo ad un bivio: il rafforzamento di questo percorso virtuoso attraverso una responsabilizzazione delle amministrazioni locali che passa per la rimodulazione dell’ecotassa che il Governo Regionale ritiene non più rinviabile. Il lavoro di sostegno all’impiantistica pubblica che la Puglia sta facendo insieme alla possibilità, attraverso indagini di mercato sugli impianti privati attualmente esistenti sul territorio, di razionalizzare i costi ed ottenere i benefici per i cittadini in termini di servizi deve avere come naturale sbocco – conclude Nicastro – in una modulazione dell’ecotassa pensata in una prospettiva di premialità per i comuni che avviano percorsi virtuosi di gestione. E’ il sistema che definiamo di controllo sociale da parte dei cittadini sull’operato dei propri amministratori, un controllo che, a giudizio del Governo Regionale, non è ulteriormente differibile”.
Redazione Stato