‘Protesta può essere inizio incendio’ – “La protesta di ieri può essere l’inizio di un incendio o l’annuncio di future rivolte forse incontrollabili”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog dove aggiunge: “i disordini sono dovuti a gente esasperata per le sue condizioni di vita e per l’arroganza, sordità, menefreghismo di una classe politica che non rinuncia ai privilegi”. L’analisi che affida Grillo alle forze di polizia parla di “istituzioni delegittimate”, di una “legge elettorale incostituzionale” e di un “Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica che stanno svolgendo arbitrariamente le loro funzioni”. E anche i partiti sono “delegittimati dai continui scandali, dalla trattativa Stato-mafia, dalla contiguità di alcuni loro membri con la criminalità organizzata, dall’indifferenza verso i problemi del Paese, dall’appropriazione indebita di 2,3 miliardi di euro di finanziamenti pubblici bocciati dalla volontà popolare attraverso un referendum”. Anche “la gestione della cosa pubblica, dei servizi sociali, dalla sanità alla scuola alla sicurezza è allo sbando” e l’economia “al tracollo” con una disoccupazione, in particolare giovanile, che “sta arrivando a livelli intollerabili,” mentre “la piccola e media impresa sta scomparendo”.
“Il Governo è inesistente, capace solo di continue dichiarazioni di ottimismo subito smentite dai fatti il giorno seguente” e i partiti, continua Grillo “hanno occupato ogni spazio, dall’economia, all’informazione, alla destinazione dei soldi pubblici per foraggiare le lobby da cui provengono spesso i loro appartenenti.