È autobiografia, è memorialistica e saggistica, affronta alcuni temi di uno snodo cruciale dello scorso secolo, ha commentato il prof. Nicola Colonna dell’Università di Bari. E di quel periodo fa rivivere la grande attenzione ai problemi sociali ed al rapporto tra vita pubblica e vita privata, caratteri presenti nel lavoro di Martelli e messi in luce dal prof. Luigi Masella, sempre dell’Università “Aldo Moro”.
“Se guardo quello che abbiamo compiuto, vedo quello che avremo dovuto fare”, scrive Martelli nell’ampia dedica che precede il libro. Il titolo è mediato da Goethe e riprende un invito che l’autore assicura di aver “declinato cercando di capire il mondo” e di cambiarlo con la politica. Nelle sue parole, nel corso della presentazione barese, il ricordo di un ’68 ch’è stato “liberazione, abbattimento di totem e tabù, ma ha avuto pure tanta parte di cecità”.
Ci sono state le stagioni degli ideali, quella del cambiamento, quella del compromesso storico, l’Italia ha attraversato gli anni di piombo, si sono avvicendati premier di varie estrazioni del pentapartito. Poi la furia iconoclasta ha distrutto progressivamente i partiti, per “sostituirli con il nulla”. Una “follia che non ci porterà da nessuna parte”, secondo Martelli, “pretendere di costruire una democrazia senza partiti. Non può esistere una democrazia senza partiti e non esistono partiti corrotti, ma uomini di partito corrotti”, ha detto. La prima Repubblica è fallita perché non ha assicurato il ricambio politico, “frequente, continuo” che è indispensabile, ma è stata sostituita da una “seconda” che voleva cancellare i difetti politici di quei decenni ma ha finito per aggravarli: “l’instabilità è addirittura maggiore, le forze politiche si sono moltiplicate, la corruzione è aumentata e c’è più personalismo”, che prevale sugli interessi collettivi.
Sono guasti che si potranno correggere, come si potrà uscire dalla crisi, ma “la ripresa non sarà né semplice né breve”, avverte Claudio Martelli.
All’incontro, organizzato dalla Biblioteca multimediale del Consiglio regionale e moderato dal direttore di Puglialibre Stefano Savella, hanno partecipato capigruppo e consiglieri regionalie, esponenti politici in carica e non e il sindaco di Bari Michele Emiliano.
Redazione Stato