(ANSA) – BARLETTA, 10 DIC – Continua con grave disagio per gli automobilisti nella zona di Barletta la protesta dei Forconi che questa mattina hanno bloccato la zona industriale su via Trani e la litoranea di Levante: le due arterie sono interdette al traffico. Ai manifestanti si sono unite anche alcune centinaia di studenti. Presidi sono presenti nei pressi del castello svevo e a ridosso del porto. Ancora disagi ma in attenuazione nelle altre province e in particolare lungo la statale 16 a Bari e nel foggiano.
Sciopero forconi: blocchi a Barletta e nel Foggiano (Ftgallery)S
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Rinviata a data da destinarsi la ‘Sfilata di moda’ prevista per oggi alle 19,30 al teatro Mercadante di Cerignola, parte del programma di raccolta fondi per Telethon.
“Il sindaco ci ha fatto sapere che le forze dell’ordine sono tutte impegnate nel dirimere lo sciopero così tutti gli appuntamenti previsti al Teatro Mercadante sono rinviati a scalare dopo la fine dello sciopero. Ci dispiace dover rimandare l’appuntamento per la cui realizzazione gli studenti e i docenti del corso di Moda e Abbigliamento dell’Isiss Pavoncelli si sono tanto impegnati ma, al contempo, capiamo l’importanza della manifestazione in corso per i lavoratori e a loro va la nostra solidarietà certi che sapranno portare avanti la manifestazione in modo pacifico e ottenere l’ascolto necessario dalle istituzioni preposte” fa sapere la coordinatrice cittadina di Telethon Mariella Cioffi.
(nota Stampa Uff.Com)
ANDRIA, LA MOBILITAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI CHE ADERISCONO AL COORDINAMENTO NAZIONALE HA RISPETTATO TUTTE LE PRESCRIZIONI CONCORDATE CON IL COMMISSARIATO DI P.S. E PRENDE LE DISTANZE DA QUALSIASI FORMA DI CONTAMINAZIONE.
La mobilitazione del giorno lunedì 9 dicembre ha visto le Associazioni che hanno aderito al coordinamento nazionale rispettare tutte le prescrizioni concordate con il locale Commissariato di Pubblica Sicurezza in data 6 dicembre 2013.
Il presidio in Piazza Catuma, quello in viale Crispi e quello in via Cafaro; l’astensione dall’organizzare manifestazioni sotto il palazzo municipale e l’uso corretto di megafoni, striscioni e altro materiale di propaganda.
Con senso di responsabilità, con serietà e con il massimo impegno affinché nessun disordine si verificasse, i responsabili delle Associazioni aderenti hanno posto in essere tutte le cautele affinché non si superassero i limiti della corretta libertà di manifestare e del rispetto per le persone, per le cose e per la libertà di ognuno di aderire ai vari momento di protesta civica.
Il lavoro svolto dalla Forze dell’Ordine, che hanno seguito passo passo, spesso con molta apprezzata discrezione, tutte le azioni democratiche presso i presidi, è stato encomiabile e va riconosciuto così come deve essere riconosciuta l’adesione convinta di quanti hanno fermato le proprie attività lavorative e condiviso le molteplici e tutte valide ragioni alla base della protesta nazionale e locale.
Quelle che non tolleriamo e dalle quali prendiamo le totali ed incondizionate distanze sono le azioni poste in essere da singoli o gruppi più o meno organizzati che abbiano avuto o potuto avere finalità diverse da quelle delle Associazioni del Coordinamento e della stessa mobilitazione.
Grazie per la collaborazione.
Andria, 10 dicembre 2013
Area Coordinamento
De Biasi: No a Puglia messa in ginocchio da protesta. Ma sì ad ascolto
“La Puglia non può essere messa in ginocchio da una protesta di piazza, a prescindere dalle ragioni che la muovono”: è quanto sostiene il presidente e “La Puglia prima di tutto”alla Regione Puglia, Francesco De Biasi, commentando il secondo giorno di disagi e problemi causati dalla manifestazione indetta dai cosiddetti “Forconi”.
“Come più volte ribadito – afferma De Biasi – la politica non può continuare ad essere insulare rispetto ai problemi della gente, restando chiusa nel proprio eremo, lontana dalla realtà. E’ fin troppo chiaro che ogni forma di protesta va ‘letta’ ed interpretata a 360 gradi per cui a queste persone che mettono in piazza le proprie difficoltà bisogna dare un segnale, che è quello di ascoltare le loro ragioni per spiegare ma anche per comprendere che cosa si può fare per loro. Anche perché i loro problemi sono presumibilmente gli stessi di tante famiglie, non soltanto pugliesi. Di contro, però, si deve pretendere dalla protesta stessa che non diventi un modo per mettere ulteriormente in ginocchio il Paese. Ieri sono state bloccate le stazioni ed è stato impedito ai pendolari di raggiungere il proprio posto di lavoro o le scuole; questo non va bene. Ed in ogni caso, non vanno sottovalutate due cose: la possibilità che la protesta prosegua ad oltranza, con inevitabili disagi di carattere logistico ed organizzativo per le famiglie, e quanto accaduto ieri in Piemonte, con le forze dell’ordine che si sono levate il casco di fronte ai dimostranti. C’è chi lo interpreta come un segnale di condivisione con i motivi della protesta. Il governo, che ha peraltro il dovere di dare una risposta ai problemi della gente, ha perciò anche il dovere di non sottovalutare quanto sta accadendo nelle nostre strade”.
bisogna radere tutto il marcio
Bisogna ricostruire l’italia cacciando a pedate tutto l’esercito di politici italiani che ci hanno distrutto la nazione e ci hanno ridotto alla povertà!!