Foggia. Foggia, Ordinanza Sindacale di Franco Landella. “Viste le condizioni meteo avverse che si sono verificate questa mattina, è stata disposta per oggi 11 gennaio 2017 (e sino a quando le condizioni meteo non miglioreranno) la chiusura di tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado”.
FOTOGALLERY ENZO MAIZZI
APERTURA E CHIUSURA DELLE SCUOLE
Fuor di ogni polemica, occorre chiarire come comportarsi in caso di eventi straordinari che possono indurre alla chiusura delle scuole, in difformità con la normativa vigente (Decr. Leg. 16 aprile 1994, n. 297), che detta: “La determinazione delle date di inizio e di conclusione delle lezioni e il calendario delle festività… devono essere tali da consentire lo svolgimento di almeno 200 giorni di effettive lezione.”.
Le Regioni, da parte loro, determinano il calendario scolastico regionale e le decisioni, “devono essere tali da consentire, oltre allo svolgimento di almeno 200 giorni di effettive lezioni, la destinazione aggiuntiva di un congruo numero di giorni per lo svolgimento” delle attività. Poi, ogni scuola può decidere di aumentare uno o due giorni di vacanza durante l’anno, per adattare il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali, consentendo altresì di effettuare eventuali recuperi di giorni di didattica non svolti a causa di particolari eventi non prevedibili al momento delle delibere regionali.
L’unica cosa che resta ferma in tutto il contesto normativo, per la validazione dell’anno scolastico, è l’effettuazione dei duecento giorni di attività didattica, salvo casi eccezionali.
In merito alle giornate perse a causa di eventi “eccezionali” il Ministero (nota n. 1000 del 2012) ha chiarito che, al ricorrere di situazioni particolari, quali quelle atmosferiche, “si deve ritenere che è fatta comunque salva la validità dell’anno scolastico, anche se le cause di forza maggiore, consistenti in eventi non prevedibili e non programmabili, abbiano comportato, in concreto, la discesa dei giorni di lezione al di sotto del limite dei 200, per effetto delle ordinanze sindacali di chiusura delle scuole”.
Questo presuppone che, prima di ordinare la chiusura delle scuole, sarebbe auspicabile che il sindaco o l’assessore del ramo avessero un incontro con i dirigenti scolastici per verificare l’effettiva eccezionalità della situazione, visto che nelle vacanze, natalizie e pasquali, il dirigente ed il personale tecnico ed ausiliario delle scuole sono regolarmente in servizio, prevedendo la normativa solo una sospensione delle attività didattiche, non il rapporto di servizio.
Sarebbe opportuno, infine, che gli organismi direttivi di ogni singola scuola, salvo grave impedimento, riprogrammassero le attività didattiche onde consentire, in ogni caso, l’effettuazione dei 200 giorni minimi di lezione, assicurando così a tutti i ragazzi un sufficiente numero di ore annuali destinate alla loro formazione. Del resto, la citata nota del 2012 aggiunge che “le istituzioni scolastiche… potranno valutare, a norma dell’art. 5 del DPR 275/99, in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell’offerta formativa, la necessità di procedere ad adattamenti del calendario scolastico finalizzati al recupero, anche parziale, dei giorni di lezioni non effettuati”.
Prof. Italo Magno
Emergenza neve, Colonna: Città metropolitana intervenga su provinciale Altamura-Laterza
Il consigliere regionale Enzo Colonna (Noi a Sinistra per la Puglia”) ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Superata la fase di stretta emergenza, durante la quale la priorità è stata quella di garantire l’incolumità delle persone intervenendo in tutte le situazioni che vedevano famiglie e aziende completamente isolate, ora è necessario rimettere in moto i cicli produttivi, vitali per l’intero territorio. Occorre, dunque che, a seconda delle rispettive competenze, Anas e più in particolare la Città Metropolitana di Bari, le Province e i Comuni intervengano a rendere sicure le strade che collegano i centri produttivi (artigianali, industriali, agricoli, zootecnici) ai centri abitati e alla rete stradale nazionale.
In tal senso, mi preme segnalare la necessità di intervenire, con estrema urgenza, a mettere in sicurezza la strada provinciale 41 Altamura-Laterza lungo la quale insiste un importante insediamento industriale, nella zona di Jesce, con aziende che faticosamente stanno tentando di riavviare oggi le proprie produzioni dopo giorni di blocco forzato. La strada, secondo le ultime indicazioni della Prefettura aggiornate alle ore 18 di ieri, 10 gennaio, è percorribile con catene per un primo tratto (da Altamura in direzione Laterza), mentre è bloccata per il secondo dove sono in corso operazioni di rimozione dell’abbondante neve precipitata nei giorni scorsi. Il primo tratto, per alcuni chilometri, è effettivamente percorribile con catene, perché mezzi spazzaneve e pale meccaniche hanno liberato la neve abbondante in superficie, ma permangono ora evidentissime difficoltà e condizioni di insicurezza per le centinaia di persone che lavorano stabilmente in quella zona e per i furgoni e camion utilizzati per il trasporto dei prodotti finiti all’esterno o delle materie prime destinate alla trasformazione in loco.
Ho già segnalato questa esigenza ai vertici del sistema regionale della Protezione Civile. È necessario ora che intervenga rapidamente la Città Metropolitana con i suoi mezzi, assieme al Comune di Altamura per i tratti di competenza comunale della zona artigianale di Jesce.
COMUNICATO STAMPA
Economia
Mercoledì 11 Gennaio 2017
MALTEMPO: SPECULAZIONI SU PREZZI ORTOFRUTTA. CODACONS PRESENTA ESPOSTO A 104 PROCURE
AUMENTANO LISTINI DI PRODOTTI RACCOLTI SETTIMANE FA. INDAGARE PER AGGIOTAGGIO
Il Codacons ha presentato oggi un esposto a 104 procure della Repubblica di tutta Italia denunciando le intollerabili speculazioni sui prezzi di frutta e verdura registrate in questi giorni e legate al maltempo.
“Le condizioni meteorologiche avverse che hanno interessato le regioni del centro-nord stanno avendo pesanti ripercussioni sui listini dell’ortofrutta all’ingrosso e al dettaglio – spiega il Codacons – In sostanza, come già avvenuto in passato, schizzano alle stelle i prezzi di numerosi prodotti ortofrutticoli venduti nei mercati o presso gli scaffali dei supermercati, e i rialzi vengono giustificati con il maltempo che ha interessato le coltivazioni e la riduzione delle produzioni. Nella realtà, tuttavia, la maggior parte dei prodotti oggi in vendita è stata raccolta nelle settimane scorse, quando cioè non vi era alcuna emergenza neve e freddo. Addirittura vengono spacciate per nazionali frutta e verdura provenienti da paesi esteri, allo scopo di poter rincarare i prezzi con la scusa del maltempo”.
“Vere e proprie speculazioni intollerabili sulla pelle dei consumatori e degli agricoltori – spiega il Codacons – Per tale motivo abbiamo chiesto a 104 Procure di aprire indagini su tutto il territorio alla luce del reato di aggiotaggio, e di individuare gli speculatori che determinano rincari ingiustificati dei listini all’ingrosso e al dettaglio”.