Lucera (Fg), 11 gennaio 2023, (Luceraweb.eu) – La dichiarazione è passata quasi sotto traccia durante l’ultima seduta del Consiglio comunale di fine anno, ma promette di aprire un nuovo capitolo molto dibattuto nella storia recente della città.
Il sindaco Giuseppe Pitta ha annunciato di voler incaricare una ditta specializzata per una revisione generale del Piano Traffico, entrato in vigore nel 2008 anche se poi quella pianificazione ha subito alcune importanti modifiche, soprattutto durante il governo di Antonio Tutolo che è ricorso ad alcune ordinanze “sperimentali” che in più di qualche caso sono diventate disposizioni definitive.
Ma quando si tocca l’argomento viabilità a Lucera, bisogna pesare le parole e maneggiare bene le intenzioni, perché si tratta di un argomento che non fa solo rima con vivibilità, ma la coinvolge direttamente. La conformazione stradale e l’ampiezza del centro storico sono due elementi che caratterizzano un maniera evidente la gestione del traffico cittadino, senza contare che ognuno si sente in diritto di manifestare la propria soluzione al problema che poi molto spesso è di natura strettamente personale, magari legato anche all’altra grande questione dei parcheggi, più o meno a pagamento.
E allora è chiaro che Pitta vuole andarci molto cauto, specie sull’assiome di continuare a tenere a senso unico (quasi) tutta la circonvallazione interna.
Non così per Corso Garibaldi, invece, che ha cambiato diverse volte il suo assetto viario, non a caso uno dei luoghi più critici, tanto da far tornare periodicamente le richieste e le invocazioni di ridurre quel passaggio a senso unico, rimuovendo dal basolato sempre più danneggiato e sconnesso una parte del flusso di automobili che premono anche fisicamente su pavimentazioni affatto concepite per sostenere pesi e frequenze come quelle attuali.
La sollecitazione è arrivata dal consigliere comunale Giuseppe De Sabato, appena uscito dalla maggioranza, il quale ha chiesto espressamente il ritorno al doppio senso di Via Vittorio Veneto, praticamente la parallela della strada in cui ha sede il Comune, altro tratto di grande affluenza veicolare.
“E’ una questione che incide materialmente sulla qualità della vita del residenti, anche di Corso Manfredi – ha detto durante il tempo dedicato alle interrogazioni – oltre a costituire un problema di sicurezza per i pedoni che non hanno lo spazio sufficiente per camminare senza temere di essere investiti”.
Nel mese di giugno, non a caso, una richiesta scritta era arrivata pure da una dozzina tra residenti e commercianti che hanno denunciato l’assoluto disinteresse sulla questione.
”E’ evidente che la città ha mutato le sue esigenze rispetto 14 anni fa – ha detto Pitta – perché all’epoca c’era il tribunale aperto e funzionante e l’ospedale offriva ben altra attrattiva numerica di utenza. Io sono il primo a compiacermi di centri storici liberi da automobili, e secondo me ne possono guadagnare anche le attività commerciali, per cui è assolutamente percorribile la possibilità di allargare quanto più possibile la zona a traffico limitato”.
E non va meglio su Via Napoli, rettilineo di alcune centinaia di metri che nel giro di pochi secondi è in grado di trasformarsi da incentivo alle corse a imbuto senza uscita. E per entrambe le situazioni la soluzione è stata pure avanzata, ma senza riscontro concreto.
“Prima o poi qualcuno si farà male – ha aggiunto Vincenzo Checchia del gruppo Con – perché la velocità dei mezzi è spesso altissima e non si vedono più nemmeno le tracce delle strisce pedonali. Urge l’installazione di dossi artificiali ma anche la maggiore presenza di vigili urbani che possono dissuadere dai parcheggi selvaggi che restringono la carreggiata”.
Il tema della riduzione della velocità, in realtà, interessa anche altri luoghi del centro urbano, con segnalazioni provenienti da Viale Scarano e buon parte della zona 167 e del quartiere di Lucera 2. (Luceraweb.eu)