Manfredonia – SI dice che i soldi non hanno un colore politico ma i cittadini sanno che i verdoni servono a foraggiare tutti i colori politici della partitocrazia. Tangentopoli, scandali e ruberie varie, ultimi tra questi Mose, Expo e mafia capitale, sono la punta dell’iceberg di un sistema marcio che galleggia e si rigenera continuamente.
A Manfredonia, il sistema partitocratico è come uno stagno di cui tutti lamentano e contestano lo sconcio e il fetore. Quando poi iniziano le grandi manovre per le campagne elettorali si aprono le dighe dei condotti privatizzati e si convoglia acqua nello stagno. All’inizio tutto s’intorpidisce ma poi, quando si deposita la melma, il puzzo si dissolve.
Un fenomeno che trasforma lo stagno in laghetto dove molti si sollazzano facendo gare con papere, cigni e barchette di plastica telecomandate. Alla fine della campagna elettorale, si chiudono le valvole, l’acqua evapora e filtra nel terreno. Il laghetto si trasforma di nuovo in pantano e tutti riavverto lo sconcio e il miasma. Ritornano lamenti, contestazioni e invettive fino alla campagna elettorale successiva.
Fare previsioni prima e durante le campagne elettorali di Manfredonia è pressoché impossibile; tutti invocano la bonifica dello stagno ma poi, quando vedono il laghetto, moltissimi vanno in delirio. Solo a competizione elettorale conclusa si possono comprendere le dinamiche che l’hanno caratterizzata.
I risultati delle amministrative 2015 di Manfredonia certificano il calo dell’affluenza alle urne e l’ennesima vittoria della coalizione targata PD; anche se ha perso 7.324 voti rispetto al 2010. Infatti, nel 2010 il candidato sindaco prese 25.641 voti con una percentuale di 71,80%, mentre nel 2015, lo stesso candidato, ha preso 18.317 con il 57,97%. A onor del vero, a Manfredonia, il calo dell’affluenza è stato contenuto e, al di là dei voti persi, il rapporto numerico tra maggioranza e opposizione è pressoché uguale alla precedente. E’ per questo che la scarsa affluenza non preoccupa la partitocrazia che profonde il massimo impegno nella gestione del potere; escogitando, di volta in volta, nuovi espedienti per non perderlo.
Considerare Manfredonia il laboratorio empirico dal quale il nazionale potrebbe attinge formule e metodi non sarebbe un’eresia. Da oltre trent’anni Manfredonia è targata PD, il quale, dopo le diverse metamorfosi da PCI a PDS e DS, è stato colpito da una lesione cerebrale che ha causato la paralisi di tutta la parte “Sinistra”.
Il PD manfredoniano si può paragonare a un tallo o micelio che, grazie ad una intricata rete di filamenti sotterranei (ife), fruttifica, durante le campagne elettorali, producendo il solito fungo. Il partito è stato rigenerato con un rigoroso nepotismo politico che non conosce oppositori e gode di totale egemonia politica territoriale. Ha costruito la bottega dove trovano dimora, oltre ai figli dei veterocomunisti, anche dei democristiani, socialisti, liberali, repubblicani e perfino fascisti. E’ lì che si forgiano gli attuali e i futuri partitocrate. Grazie a queste peculiarità riesce a gestire il dissenso governando i bisogni con l’adozione di diverse strategie; la più efficace sembra essere la fagocitosi.
In occasione delle campagne elettorali sembra riuscire a trasformare i bisogni in miraggio (..). Sono questi gli ingredienti che favoriscono la fagocitosi soprattutto tra i giovani. A Manfredonia non esistono competitor politici e quando, il gotha del partito avverte qualche presenza, se non riesce con la fagocitosi, adotta il metodo delle infiltrazioni che servono ad isolare e arginare le azioni e i contributi dei più avveduti della formazione. Metodo, quest’ultimo, ampiamente testato che consente di controllare, vincolare e manipolare le azioni dei probabili oppositori politici.
Dagli anni ’90 è scomparsa ogni forma di opposizione. Il famoso prodotto delle opposizioni, che dovrebbe essere il sale della democrazia, per alchimia è diventato miele dal sapore e dall’odore inebriante che molti possono annusare e pochissimi hanno il privilegio di degustare.
L’egemonia del Pd è totale, tanto che, nelle due legislature precedenti, ha superato la soglia del 70% dei voti. I partitini che l’affiancano fungono da gregari o portatori di acqua. Infatti i nominativi per le primarie del cosiddetto centrosinistra cittadino, per la scelta del candidato sindaco, sono di esclusiva pertinenza e appartenenza al PD. I due candidati vengono esposti alla votazione solo dopo che il gotha del partito ha perfezionato la quadra. Risultato che si raggiunge dopo una serie di veti e fuochi incrociati che si stemperano in seguito ad una snervante rete fitta d’incontri atti a definire gli incarichi di sottogoverno e/o piazzamenti per futuri scenari elettorali. E’ severamente vietato, ai gregari, presentare possibili candidati sindaci alternativi a quelli del Pd; si rischia la ghettizzazione. Presupposti questi che lasciano immaginare i risultati elettorali e le future scelte e decisioni amministrative della città.
Per le amministrative 2015, alla coalizione targata Pd hanno partecipato sette liste per un totale di 183 candidati; per la maggior parte giovani. Sono le famose ife che alimentano il tallo o micelio generatore del fungo. La loro speranza, ambizione o sogno è di riuscire ad occupare una poltrona che gli renda uno stipendio di 800/900 euro al mese per cinque anni. Un sogno che alla fine della campagna elettorale svanisce perché i “ mercificatori pacchettari” (possessori di pacchetti di voti) non concedono spazi.
La coalizione targata PD a Manfredonia ha eletto 18 consiglieri su 24. Sono stati eletti tutti i soliti noti affezionati alla poltrona di consigliere e, se qualcuno non ce l’ha fatta, si appronterà la scala per consentire loro di entrare dalla finestra dopo la nomina degli assessori. Se poi qualcuno non riesce ad entrare nemmeno dalla finestra sarà premiato con un incarico di sottogoverno.
Tra gli eletti c’è qualche new entry; si fa per dire perché ampiamente fidelizzati. Questi mai si permetterebbe di modificare, obiettare o contrastare le decisioni prese, nelle segrete stanze, dal gotha del PD.
La coalizione si chiama di centro sinistra ma, a causa della paralisi degli organi di sinistra, ogni qualvolta avverte la necessità di muoversi, si dirige verso destra. Renzi docet. Sarà questa la causa della scomparsa della destra a Manfredonia?
Il risultato elettorale di Manfredonia ripresenta una maggioranza bulgara con una minoranza risicata. Se tutto quanto esposto risponde a verità c’è da chiedersi: riusciranno i nostri eroi a scalfire l’egemonia del PD, dare voce ai 7.324 elettori intransigenti e convincerne altrettanti alla prossima tornata elettorale?
Ai posteri l’ardua sentenza.
(A cura di Pino Delle Noci, Manfredonia 11 giugno 2015)
ma pino delle noci che cosa fa nella vita? no perchè l’ho visto saltare da partito a partito… mooo
Caro PIno,
la domanda che poni alla fine del tuo interessante articolo è retorica. In questa campagna elettorale avevo previsto il ballottaggio, a condizione che buona parte degli elettori (che non votano) si sarebbe ravveduta, ma così non è stato.
Riguardo, poi, l’ardua sentenza….. che tu affidi ai posteri (discendenti lontani, uomini di epoche successive), permettimi di ricordarti (con un pizzico d’ironia) che nel lungo periodo, come diceva un grande economista del secolo scorso (J. M. Keynes), saremo tutti morti……
Un caro saluto
Raffaele Vairo
Anche questa volta le sipontine e i sipontini hanno scelto bene, spero che il sig. Sindaco e la giunta tutta si sforzi affinchè aumenti parallelamente spese e tasse Il Manfredoniano è masochista e merita i suoi padroni severi e implacabili mungitori.
Ma possibile che la lezione non ti è ancora servita? Avete perso….il resto sono solo congetture……Manfredonia…i cittadini di Manfredonia hanno premiato Riccardi e bocciati tutti voi….fatevene una ragioneeeeee
Caro Pino, impossibile darti torto.
Ci sono da fare delle considerazioni ed autocritiche.
Sai perfettamente che si vince sulle debolezze altrui.
Quali alternative abbiamo dato? E’ stata una campagna elettorale basata piu’ sull’odio che sui contenuti specie quelli programmatici.
Ovvio che in mancanza di alternativa benche’ valida ma poco solida il debole il bisognoso corre sempre dal piu’ forte.
Mancano punti di riferimento alternativi in questa citta’. Si stanno creando si, ci vuole pero’ del tempo.
Considera che molti candidati hanno partecipato con una sola lista, negli anni scorsi non hanno proliferato favoritismi di ogni sorta, quindi il risultato non e’ ottimo ma piu’ che soddisfacente.
Cio’ che invece mi preoccupa e’ che movimenti e liste civiche dopo la tornata elettorale si sfaldino.
Sarebbe cosa gravissima!
Ora bisogna lavorare per costruire una nuova societa’, bisogna lavorare per dare una alternativa al potere dei partiti che poco ormai rappresentano il popolo.
Ci vuole quindi unita’, ci vogliono laboratori di idee, dobbiamo smetterla con le calunnie personali, abbassare la tensione e non fare inutile opposizione ma essere in grado di presentare progetti alternativi. Se poi le proposte non vengono accettate, allora si passa alle opposizioni. Cosa piu’ sbagliata e’ mettere il carro davanti ai buoi e iniziare a litigare in consiglio comunale.
Se non si creeranno punti di riferimento politici e sociali, alternativi, il popolo Sipontino non ci seguira’ mai e correra’ sempre dal piu’ forte, anche se meno competente.
Il risultato c’è stato eccome.
Il prossimo consiglio comunale non sara’ in toto al servizio dell’ Imperatore.
E comunque non si deve incorrere nell’errore di essere sempre contro all’imperatore. E’ importante che le minoranze lo sappiano guidare e consigliare e spingerlo a fare bene.
Sento parlare di legalità.
Ma quale legalita’ possiamo mai cercare in un popolo viziato, in mano a pessimi stili di vita,devastato dalla disoccupazione, drogato di assistenzialismo.
La legalita’ e’ il risultato di un popolo in pieno equilibrio sociale ed economico.
I partiti a tutti i livelli, sia nazionali, sia regionali, sia provinciale che comunale ci hanno condotto alla poverta’ ed all’ignoranza. Perche’ la politica per fare i suoi comodi ci vuole poveri ed ignoranti, in modo da poter agire indisturbati.
La politica ha asservito il popolo lo ha reso schiavo.
Ora per fare in modo che esca dallo stato di schiavitu’ bisogna essere uniti, validi, propositivi.
Pino, non esiste piu’ la destra e la sinistra. Ormai sono solo dei punti cardinali di seduta parlamentare.
Esistono i partiti tutti…e sono tutti uguali, e le liste non partitiche.
Guarda cosa e’ accaduto.
Persone senza ne arte e ne pa
rte che erano contro il Sindaco e l’amministrazione che si sono andati a piegare al potere solo per avere lo stipendio da politico. Perche’ ormai la politica ed i partiti sono diventati una fonte di reddito personale e familiare. Senza il partito in molti non mangiano.
Oggi fare l’assessore e guadagnare 2000 euro al mese facendo poco o nulla e’ un privilegio non da pochi.
E’ una professione e come tutti i mestieri, i mestieranti lo difendono con i denti pena il crack familiare.
Spero di non essere stato ripetitivo la stanchezza a quest’ora si fa sentire, ci tengo a dirlo visto che in questa citta’ ho scoperto che ci sono degli esponenti dell’accademia della crusca che sono sempre pronti a giudicare sugli errori di ortografia dei commentatori.
Con Stima Pino.
Antonello.
La macchina del consenso e`la piu` grande piovra. Generatrice di inefficenza e costi che saranno inevitabilmente spalmati su tutti i cittadini elettori, senza guardare in faccia a nessuno di loro, sia che siano gli stessi genitori o parenti prossimi dei consiglieri di maggioranza, sia che siano elettori avveduti che hanno votato per la rottura del sistema cancerogeno attuale.
Auguri a tutti e buona permanenza nella citta` dei balocchi.
Propongo una giornata di almeno 28 ore
Perche` possiate tutti lavorare di piu`, crisi permettendo, con almeno un triplo lavoro (con il primo in cooperativa di servizi) per sostenere le politiche sempre piu` audaci della prossima amministrazone tendenti all’impoverimento complessivo dell’intera citta`.
Naturalmente per i pensionati un felice espatrio in Bulgaria finche`le leggi lo permetteranno e conseguente rimessa ai figli (prigionieri del sistema) delle economie di tale “diaspora”.
Nessuno parla della disfatta del centrodestra… Moooooo… 17-18%: Nessuno parla?
C’è chi da ventanni governa e chi prova a diventare consigliere…
Caro Scsrlatella , ti stimo sei una persona intelligente leggo sempre i tuoi commenti anche se non li condivido , però siamo
In democrazia e tutti abbiamo la libertà di parola però sempre nel rispetto e tu questo l’ hai sempre fatto . Ti sono sincera io ho capito che non provi simpatia per Riccardi
Lo hanno capito anche le pietre , sai Antonello quando una persona non ti è simpatica non vedi mai del buono anzi parti prevenuto nei suoi confronti , io ti dico che nessun politico ha fatto le cose che ha fatto Riccardi e tu lo sai , Manfredonia sembrava il terzo mondo anche se una bella fetta di Manfredoniani e’ rimasta tale .a tutti stimi , a tutti apprezzi, ma Riccardi mai. Hai parlato di una campagna elettorale piena di odio, tutto vero però devi anche dire chi e’ stato ,lo ha denigrato , offeso , ha detto cose gravi e noi stiamo
qui ha parlare,di cosa di un personaggio che ha creato odio per non parlare della reazione che ha avuto dopo la sconfitta . A Manfredonia lo chiamano
Il 2 Bevilacqua . Con stima Luana
@Luana,
Non è assolutamente vero che Riccardi non mi è simpatico.
Non è assolutamente vero che ho detto che Riccardi non abbia fatto nulla per la città.
Ho sempre sostenuto che si è circondato di incapaci, gli stessi incapaci lo hanno trascinato a prendere in determinati settori delle scelte errate ed a volte fallimentari.
Ho sempre sostenuto che Riccardi tende a giustificare i suoi errori e non prendersi le sue responsabilità.
Tu pensa che io sono altresì convinto, forse uno dei pochi, che con i fatti di Pescara lui non c’entri nulla e qualcuno abbia architettato il tutto senza che lui sapesse nulla per entrare nelle sue grazie, o per restituirgli un favore, magari chi ha sponsorizzato di fatto l’operazione.
Per il fatto dell’auto a Pescara a me mi vien da ridere credimi. Se vogliamo crocifiggere un uomo che ha usato l’auto del comune per fare 400 km, chi commette reati realmente gravi sulla cosa pubblica dovremmo dargli la pena di morte.
Credo che Riccardi sia molto ingenuo. Questo si.
Credo che Riccardi non sia capace di creare una leadership in quanto è facilmente trasportabile anche questo lo penso.
Guarda che chi odia Riccardi sono principalmente coloro i quali gli sbavano dietro. Nel momento in cui non avranno ciò che cercano se lo venderanno per 2 denari.
Non dimenticarti le primarie. I suoi ex amici di partito che poi sono diventati di nuovo amici lo hanno SPUTTANATO a livello personale e poi dopo aver perso sono tornati da lui in ginocchio per paura di non poter più sfamare la famiglia o perdere il loro status sociale.
Chi ha iniziato con l’ odio sono i suoi amici di partito. Non ce lo dimentichiamo.
Qualcuno esordi’ all’ innagurazione della sede elettorale del contendente Gaetano Prencipe dicendo e sostenendo che Riccardi non era piu’ credibile ed eleggibile per i fatti che tutti sappiamo ed erano i suoi amici di partito.
Cosa squallida e a dir poco da vomito.
Quando poi sai benissimo cara Luana che fin quando non termina un giudizio con assoluzione o condanna, l’etica ci obbliga ad essere GARANTISTI e non GIUSTIZIALISTI.
Non si specula mai sulle “disgrazie” personali degli uomini. Non è etico, non è umano, non è elegante, non è da saggi.
Credo che con Riccardi si debba ora dialogare al fine di proporre quelle progettualità che sono vitali per la città.
Chi pensa di continuare sulla strada delle “tensioni” non ha capito un cazzo, e non ama la città.
Chi lo ha tradito a dicembre ed è stato sconfitto, umiliato ora è di nuovo con lui..al suo fianco…ma che gente è questa? Mi fate pena..ma tanta…
Per Antinello ti ringrazio per avermi risp , molto gentile . Comunque ci sono molti punti che non condivo . E’ verissimo
Il punto che hai fatto sulle persone di partito che lo hanno tradito,tutta invidia perché loro non sono all’altezza di Riccardi ed e’ anche vero che alcuni si sono candidati e non sono neanche usciti , addirittura chi ha perso alle primarie non ha alzato un dito e addirittura lui con il suo voto ed i 4 voti miseri dei parenti ha fatto il disgiunto . Però Antonello
per quanto riguarda ..Magno non ti sei espresso , rileggi il commento precedente . Anche se non ci conosciamo mi farebbe piacere farmi una chiacchierata con te e magari un caffè . Buona giornata
@Luana.
Inviami una mail.
antonello.scarlatella@gmail.com