SIETE nostalgici di From Dusk Till Dawn di Rodriguez o piuttosto di quei “sani” splatter anni 80 d’impronta fumettistica, ipertrofici sul fronte visivo e stilistico, che niente concedevano al senso di colpa autoriale? Se vi ritrovate in questa categoria sappiate che in Italia ancora è latitante una serie che potrà sollazzarvi a dovere, giostra immancabile nonché revival di un sottogenere ingiustamente di confine. Si sta parlando di Feast, giunto al terzo capitolo nel 2009, reperibile solo in lingua originale (salvo sottotitoli italiani del web-benefattore di turno) e non ancora previsto per la distribuzione nostrana – ma non ci si meraviglia se stessa sorte ha avuto Diary of the Dead, di un regista ben più autorevole.
Cavalcando gli stilemi del genere splatter, il film di Gulager è perfetto horror d’annata che gioca con lo spettatore a regole chiare: nessun inganno, nessun sottotesto né qualsivoglia trama articolata o ricca di spiegazioni. Il soggetto e riassumibile in poche righe: un gruppo di persone, in un locale in un deserto non ben identificato, viene assediato da creature mostruose, affamate e violente. Unico obiettivo: la sopravvivenza. Viene concessa, a favore di sviluppo narrativo, solo un’ipotesi, a metà film, sui motivi dell’aggressione, ma niente di più. Il resto è un torneo uomini contro mostri senza pausa di riflessione.
Come da impostazione tipica del genere splatter, la componente grottesca e comica non manca, anzi se ne anticipa la scorpacciata con una presentazione moderna dei personaggi, sullo stile del consunto Guy Ritchie, a mo’ di buffa scheda anagrafica testo a video. La dose grandguignolesca è, naturalmente, il piatto principale, ma sempre nella sua variante fumettistica – alla Raimi, per intenderci – e il sangue non è mai crudo disturbo visivo quanto piuttosto colorante per virtuosismi fantastici. Le creature vengono tenute quasi del tutto fuori dalla visione dello spettatore, un po’ seguendo le furbe linee già consolidate, concedendocele solo a tratti durante la proiezione, e alla fine, alla resa dei conti dei sopravvissuti.
Cosa dire di un prodotto del genere? Di sicuro un gran bene solo per il fatto di esistere, di aver ricordato quanto ci si possa divertire senza passare per enigmatici Saw o cruenti Non Aprite Quella Porta, quanto sia possibile giocare col cinema senza obbligo di riflessione o di colpevole sottomissione morale.
Sul fronte qualitativo non si riesce a essere altrettanto indulgenti, non essendo i canoni del genere splatter un’assoluzione a priori per superficialità o baracconate di qualsiasi tipo. La freneticità dell’azione, il montaggio convulso, gli espedienti alla Guy Ritchie – si diceva – sono i punti deboli principali, un motore portato all’estremo senza dominio – come invece non accade all’ipertrofico ma impeccabile Evil Dead II di Raimi, ad esempio – e i perni principali non sono ben sfruttati, mostri inclusi, che appaiono delle copie sbiadite, prima della loro rivelazione, delle creature di The Village, ma senza il loro fascino. I personaggi, anziché essere degli stereotipi, sono addirittura solo abbozzati, pedine senza carattere, non restando di essi neanche un ricordo a fine film. Un’occasione mancata, dunque, per un horror che aveva tutte le carte in regola di un gioco fin troppo noto ma non ancora abbastanza sfruttato e di cui – lo dico passione per il genere a parte – onestamente si sentiva la mancanza.
In attesa di visionare i successivi capitoli – invero senza troppa speranza – ci si rallegra comunque dell’audacia di chi continua, nonostante le mode, a tenere in vita un modo di fruire il cinema che guardi al di là delle didascaliche attese dei festival.
Lunga vita allo Zio Tibia!
Voto: 4.5/10
Livello spoiler: 7/10
0Commenta
Feast – J. Gulager, 2005F
Articolo precedenteL’orribile Karma della formica – D. Safier, 2009
Articolo successivoVisite private e senza fatture: licenziamenti per ginecologi
SEGUICI SUI SOCIAL
LE ULTIME SU STATO
“Sono 2.2 milioni le famiglie in povertà energetica”
Roma. Sono 2,2 milioni le famiglie italiane in povertà energetica (PE). Stiamo parlando di 5 milioni di persone che nel 2021 vivevano in abitazioni...
Grande Veglia di preghiera per Padre Pio: un fiume di gente
SAN GIOVANNI ROTONDO (FOGGIA) - Ieri sera si è svolta la grande Veglia di preghiera per Padre Pio a San Giovanni Rotondo. La veglia...
Ufficiale. Depositate le liste “Mainiero sindaco” e “Resto a Foggia con Mainiero sindaco”
Foggia - "Ci siamo. Questa mattina abbiamo ufficialmente depositato le due liste – "Mainiero Sindaco" e "Resto a Foggia con Mainiero Sindaco" – collegate alla...
Dà fuoco alla moglie, la donna è gravissima: ustioni sul 90% del corpo
TRAPANI - Un uomo ha gettato ieri sera a Pantelleria del liquido infiammabile sul corpo della moglie e le ha dato fuoco. La donna,...
Cera: “Da Manfredonia a San Giovanni Rotondo si viaggia come sardine”
Nota del consigliere regionale di Forza Italia, Napoleone Cera.
“Pendolari costretti a viaggiare in autobus come sardine, spesso in piedi: succede in provincia di Foggia,...