Pubblichiamo dalla pagina facebook di Francesco Arcieri (10 settembre 2020)
“Lui è Donato Monopoli, mio compaesano…un cerignolano come me! Aveva 26 anni, è morto l’08 Maggio 2019. Il 6 ottobre 2018, mentre lui sta ballando in una discoteca di Foggia, uno degli amici che erano con lui inizia a litigare con un coetaneo.
Parte un pugno, allora Donato si mette in mezzo per dividere i due litiganti, viene a sua volta aggredito. L’aggressione finisce con uno dei quattro seduto sopra di lui, che lo riempie di pugni in pieno volto. Viene ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale di Foggia.
Resiste sette mesi in coma finché non si spegne l’8 maggio 2019.
I suoi due aggressori dopo 6 MESI AI DOMICILIARI, ORA SONO LIBERI CON OBBLIGO DI FIRMA!!!! Dov’è la prima pagina di Repubblica per Donato? Dove sono le decine di cronisti che hanno invaso Colleferro? Dov’è il post di Giuseppe Conte? Dov’è Floris che chiede a Gassman in prima serata “che Italia emerge dall’omicidio di Colleferro?”. Dove sono i trattati di sociologia emersi in questi giorni? Per quale squadra tifava Donato? Che sogni aveva? Che lavoro faceva? E i suoi aguzzini? Praticavano le arti marziali? Erano dei “truzzi”? Guardavano Gomorra? Spacciavano? Sono la rappresentazione del “vuoto” della nostra epoca? Erano dei prepotenti? Ora l’avete capito che anche voi siete vittime di una strumentalizzazione? Di un sistema mediatico che decide cosa conta e cosa no, quali narrazioni sono funzionali e quali no? Cosa fa audience e cosa no??
Guardate bene questo volto. Poteva essere vostro figlio, vostro nipote, vostro fratello, proprio come Willy!!! E la prossima volta riflettete sulla vera natura della vostra indignazione a comando. Vi prego fate girare il post, anche perché questo ragazzo ancora non ha ricevuto GIUSTIZIA. Francesco Arcieri”.