Manfredonia, 11 settembre 2020. Un vero e proprio miracolo è stato compiuto la scorsa notte presso l’ospedale San Camillo de Lellis, dove un uomo di 48 anni è stato salvato con un intervento estremamente delicato ed urgente. La splenectomia, ovvero l’asportazione della milza, può essere infatti considerata all’ordine del giorno in altre strutture, ma non a Manfredonia dove, in quanto ospedale di base, le urgenze non arrivano e vengono solitamente dirottate presso San Giovanni Rotondo o Foggia.
Che fare, allora, se giunge un paziente per cui ogni minuto è prezioso ed un trasferimento potrebbe diventare fatale? Il 48enne sipontino è arrivato al Pronto Soccorso di Manfredonia in preda a dolori fortissimi e da un’ecografia gli è stata diagnosticata la rottura della milza. Poco dopo l’uomo ha perso conoscenza a causa delle consistenti perdite di sangue nell’addome. Compresa l’impossibilità di portare altrove il paziente, immediatamente è stato richiamato in servizio presso il San Camillo il personale medico reperibile. Come struttura considerata di base, infatti, di notte non c’è l’anestesista né il team per eseguire interventi.
Senza alcun indugio, la sala operatoria è stata allestita in meno di mezz’ora, un tempo brevissimo anche per una grande struttura e che è stato fondamentale per salvare la vita ad un paziente così grave.
Bravissimi il direttore di chirurgia generale Salvatore Rucci, che tra l’altro era già a diversi km da Manfredonia, partito dopo aver terminato un intervento effettuato diverse ore, e la dottoressa Elvira Impagnatiello; eccezionale il lavoro svolto dai medici Sandra Troiano, Davide D’Antini e dal Trasfusionale con il dottor Luigi Ciccone ed il tecnico Raffaella Clemente.
L’intervento effettuato tempestivamente è riuscito alla perfezione e non è stato nemmeno necessario portare il paziente in rianimazione. Rispettato anche il percorso Covid per minimizzare i rischi di contagio. In un momento in cui l’emergenza sanitaria è ancora alta per via della pandemia, è importante tenere conto che il trasferimento in un altro ospedale diventa rischioso anche perché, da protocollo sanitario, occorre obbligatoriamente fare il tampone a chi arriva ed allestire il percorso Covid anche se il paziente è in condizioni gravi.
Quanto avvenuto è un’ulteriore dimostrazione che ‘piccoli’ ospedali come quello di Manfredonia che si trovano in luoghi densamente abitati, soprattutto d’estate, devono funzionare. Il rischio di rimanere sprovvisti di una struttura sanitaria adeguata a gestire urgenze, oltre che la routine, è pericoloso, perché il sovraffollamento in altri centri porta a ritardare cure che se differite possono mettere a rischio la vita dei pazienti, specialmente ora che il Covid tende a rendere tutto più lento e complicato.
Ospedali come il San Camillo non possono essere defunzionalizzati, sia perché è importantissimo garantire attività ambulatoriali e ricoveri senza doversi necessariamente spostare, ma anche perché ci si può trovare in situazioni d’urgenza come quella della scorsa notte dove ogni minuto diventa preziosissimo.
Bravissimi tutti ….. abbiamo un ospedale e un equipe all’avanguardia x una città piccola come la nostra ..xchè nn farla funzionare con tt i criteri ????
Bravi! Ecco perché manfredonia che è il doppio di San Giovanni deve avere una struttura funzionante al 100% non abbiamo bisogno di nessuno la struttura c’è! Allora usiamo la!!! Bravi ancora questo è una cosa ottima!
Ancora? Smettila di fare politica se hai intenzione di fare giornalismo. L’intervento è riuscito, punto e basta. Abbiamo professionisti esemplari. È inutile che ripeti la cantilena del “ospedali come il San Camillo non possono essere defunzionalizzati”. Se negli anni la politica avesse pensato di fare sistema, di creare condizioni di sviluppo, invece di sistemare la gente al C. U. P. ora non saremmo defunzionalizzati.
Bravissimi dottori complimenti siete fantastici.
E non e il primo che salvano bravissimi tutti anche gli infermieri
Arturo paglierino ma ti hanno slegato oggi dal canile? Sembri un cane che abbaia… smettila di fare polemica per ogni cosa. Sii felice che è stata salvata una vita e zitto.
È vero sia una cosa che l’altra! Che stanno-. L’importante è che chi deve mettere le mani sia preparato! Ora rendete operativa al 100% la struttura. Manfredonia deve rinascere
Ci siamo fatti rubare l’ASL.. L’enichem è nel territorio di monte ma arridosso di manfredonia i danni però gli ha fatti a noi! Strutture sportive iniziate ed abbandonate! Mercato ittico che non ha mai funzionato a dovere strade rotte tasso di disoccupazione altissimo di conseguenza delinquenza e prostituzione!!! Manfredonia deve rinascere!!!!!!
Ma scrive in maniera (MODERAZIONE,NDR)
Bisogna dirlo ad Emiliano che abbiamo un ospedale all’avanguardia lo riapri non fare solo comparse e vai via fai cose concrete ci devi rifare il nostro ospedale
Andiamo avanti così, alla “speriem’ bun’!” manir’, mi raccomando
Condivido in pieno la dichiarazione del Sig.Arturo Pagliarulo, inotre, citazione dal testo:” Senza alcun indugio, la sala operatoria è stata allestita in meno di mezz’ora”…………
non credo abbiamo fatto tutto da soli i medici e i tecnici, comunque lodevoli per il loro operato; mi sembra giusto riconoscere e nominare anche i validissimi Infermieri che tutti i giorni lavorano con professionalità ed abnegazione in una realtà lavorativa sempre più difficile a causa di carenza di personale e di presidi medico sanitari ridotti.
Un monito ai signori politicanti, perché la politica è ben altro, avete visto che a Manfredonia abbiamo eccellenze che i politicanti si stanno facendo portare via. È bene che chi intende governare la nostra Manfredonia, ci pensi con estrema attenzione perché i cittadini tutti non sono delle pecore sanno bene cosa vogliamo per la nostra città. L’ospedale San Camillo ha dimostrato con tutto il suo personale, da chi tiene pulito, al primario che con amore svolgono il proprio lavoro, noi tutti vogliamo veramente bene alla nostra città.
Per barbara, Manfredonia non è una città piccola con 60 mila abitanti e l’estate diventa il doppio.
Comunque sarebbe bello rivedere il san Camillo in funzione alle altre parti fanno gli ospedali di carta in 7 giorni per il covid noi ce l’abbiamo in cemento e attrezzatissimo mooo.
Complimenti al personale per l’ottimo lavoro. Detto questo vorrei che chi gestisce ancora il San Camillo riorganizzasse il CUP alla stregua di come lavora San Giovanni. Niente inutili code ma una semplice telefonata x prenotare una prestazione.
Sono un dipendente del San Camillo vogio esprimere il mio pensiero.Polititci di Manfredonia “VERGOGNATEVI.”
L’ho scritto molte altre volte. Il nostro ospedale, insieme a tutto il nostro territorio e alla nostra economia, è stato distrutto dai vertici politici regionali e nazionali a CAUSA DELLA POCHEZZA DI COLORO CHE, DA NOI ELETTI, DOVEVANO FARE L’INTERESSE DELLA CITTA’, MENTRE INVECE PENSAVANO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE AI PROPRI INTERESSI PERSONALI. Quando andavo in giro per la Provincia e la Regione, i vertici ragionavano così: basta premiare Manfredonia! Hanno avuto tutte le chances per emergere e le hanno respinte! Tanto, il PD del paese si compra con trenta danari, basta dare loro delle poltrone da occupare!!!
Grande pio non stanno i politici a Manfredonia, ci sono i sangue suga.