Roma. DOPO la prima puntata, andata in onda ieri 10 ottobre 2015, nella seconda tappa del viaggio in Puglia di ”Ulisse, il piacere della scoperta” il 17 ottobre vedremo Alberto Angela tra le varie zone del Salento. Si comincerà da Lecce, dalle tante meraviglie barocche che caratterizzano la città. Palazzi, chiese, strade e, proprio nella piazza principale, i resti di un anfiteatro romano che presenta delle autentiche sorprese. Tra le viuzze del centro storico un antico laboratorio permette di scoprire i segreti di un’arte caratteristica del Salento: la lavorazione della cartapesta, materiale molto usato per le statue di santi da portare in processione. Ulisse ci condurrà poi all’interno della basilica di Santa Caterina d’Alessandria, nella città di Galatina, uno dei tesori più preziosi della zona, dove sembra di trovarsi non più in Puglia, ma ad Assisi, grazie agli affreschi di sapore giottesco che decorano le pareti e il soffitto della chiesa.
Proprio a Galatina aveva il suo culmine, in occasione della festa di San Pietro e Paolo, il rito della taranta, fenomeno antico oggi scomparso e trasformato in occasione di festa nell’appuntamento annuale della Notte della taranta.Il mare con le tante grotte scavate dalle onde, come la celebre Zinzulusa, cittadine costiere famose nel mondo, come Gallipoli e Santa Maria di Leuca. E poi il bene forse più prezioso del Salento: l’olio. Alberto Angela, in un uliveto millenario, racconterà l’antica arte dell’estrazione dell’olio. Infine, una visita nel Museo archeologico di Taranto, detto Marta, dove sono custoditi gioielli antichi che per la particolare raffinatezza nulla hanno da invidiare a quelli moderni.
Nella puntata di ieri spazio a Castel del Monte, al mare del Gargano, alle Tremiti, ad Alberobello, al centro storico di Bari, a Barletta.
Redazione Stato Quotidiano
Potevano passare pure dalle nostri parti!!
Ha solo puntualizzato che nel mare di Manfredonia affondò una nave carica di detenuti.
Credo che volessero far capire che molti di quegli antichi mariuoli si sono salvati e dalla loro progenie sono nati gli attuali abitanti di Manfredonia.
Che brutto scoprire che anche le persone che stimi di più alla fine si rivelano prezzolati banditori venditori di fumo.
Tant’è.
Forza e coraggio
Diceva un bagnino alla spiaggia di Manfredonia “va cache!!!”
Non ho ascoltato la parola Siponto, Manfredonia citata solo per un accadimento, di Re Manfredi ho ascoltato solo la frase “figlio prediletto dell’imperatore e di Biancalancia”. Praticamente siamo stati raqccomandati al silenzio. Nulla sulla storia antichissima della nostra terra di Manfredonia e Siponto.
Io mi sono ricordato del bagnino: vi ricordate il nome?
Alberto Angela o chi organizza le “puntanate” di Ulisse dovrebbe sapere che chi studia latino deve sapere anche il greco.
Il sindaco di Manfredonia dovrebbe protestare e ottenere l’abbuono del canone RAI per questa popolazione che è rimasta incollata alla televisione a sentire decantare tante cose belle della puglia tranne le proprie.
Per protesta decido di escludere ogni visione futura di questi propgrammi, di questi autori e di questi presentatori: sono indignato
Ha fatto bene a non citare una città che ha cancellato la sua storia.
Cosa é rimasto del centro storico?
E la costa cementificata?
Ragazzi svegliatevi. Manfredonia ha ben poco di storico, qualcosa della quale pregiarsi e di rilievo. Viaggiare, guardate, vedete dove sta la storia. Kiss da Recanati.
Magari tra cinquant’anni verrà ricordata per le grandi opere che il nostro illustrissimo sindaco Riccardi sta portando a termine…
“L’uomo fuori dalla storia è nulla” diceva un socialista pentito…
Poi se la costruzione del deposito dell’energas vedrà la luce, il ns primo cittadino sarà ricordato in eterno un po’ come Cheope.
Caro Sacc da recanati tu non sai niente della storia di MANFREDONIA (INFORMATI) o rimarrai nella tua ignoranza.
Come mai comitati e partiti non ancora organizzano un grande sciopero cittadino, compreso anche i commercianti e tutte le altre attività?
M