“Questo cambiamento nel corso dell’ultimo secolo ha prodotto più problemi o più vantaggi? E quanto i mass media possono incidere nel proporre una informazione che crea cultura o viceversa, incidere sulla formazione o sul mantenimento di un pregiudizio? Per dare una risposta a questa domanda e per parlare di questi universi paralleli, tra icone moderne e disagi dei generi si ritroveranno venerdì 13 dicembre alle ore 18.30, presso la sede del consorzio Start Capitanata di piazza Federico II a Foggia, scrittori, giornalisti, rappresentanti di associazioni, per parlare di “Etere, eterosessualità e omosessualità: come è cambiata l’Italia nell’ultimo secolo”. Argomento che sarà in discussione attraverso la partecipazione di Maria Rosaria Di Spirito presidente Agedo di Foggia, accompagnata dal vice presidente dell’Arcigay di Foggia Luigi Lioce e dalla psicologa-psicoterapeuta Tiziana Carella, che dialogheranno con i giornalisti Carmine Castoro, autore di “Filosofia dell’osceno televisivo” e di “Io odio Maria de Filippi” e Roberto Parisi autore di “Amare l’amore” e della biografia di “Rodolfo Valentino”.
Redazione Stato
Da: avv. Eugenio Gargiulo (eucariota@tiscali.it)
Vanno concessi gli stessi congedi spettanti alle coppie sposate, alle coppie omosessuali che stringono un Pacs !
La Corte di giustizia Ue, con sentenza pronunciata il 12 dicembre 2013 relativamente alla causa C-267/2012, ha evidenziato come l’articolo 2, paragrafo 2, lettera a), della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, deve essere interpretato nel senso che esso osta a una disposizione di un contratto collettivo – nella specie una disposizione del Contratto collettivo nazionale del Crédit agricole francese – ai sensi della quale a un lavoratore dipendente unito in un patto civile di solidarietà con una persona del medesimo sesso sono negati benefici, segnatamente giorni di congedo straordinario e premio stipendiale, concessi ai dipendenti in occasione del loro matrimonio, quando la normativa nazionale dello Stato membro interessato non consente alle persone del medesimo sesso di sposarsi; secondo i giudici europei, in particolare, “alla luce della finalità e dei presupposti di concessione di tali benefici, detto lavoratore si trova in una situazione analoga a quella di un lavoratore che contragga matrimonio”.
Così, la circostanza che il Pacs non sia riservato alle coppie omosessuali è inconferente non cambiando la natura della discriminazione nei confronti di tali coppie “le quali, a differenza delle coppie eterosessuali, alla data dei fatti controversi nel procedimento principale non potevano contrarre legalmente matrimonio”.
Ed infatti, “una disparità di trattamento fondata sullo status matrimoniale dei lavoratori, e non esplicitamente sul loro orientamento sessuale, è pur sempre una discriminazione diretta in quanto, essendo il matrimonio riservato alle persone di sesso diverso, i lavoratori omosessuali sono impossibilitati ad soddisfare la condizione necessaria per ottenere i benefici rivendicati”.
Foggia, 13 dicembre 2013 Avv. Eugenio Gargiulo