IL PROVVEDIMENTO: Il ddl della sanità Puglia era stato approvato a maggioranza, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio regionale (VIII Legislatura) con una “stretta di mano” tra i due candidati alla presidenza regionale, l’attuale governatore Nichi Vendola e l’oppositore Rocco Palese. Il disegno di legge è passato a maggioranza, con 36 voti a favore e 16 astenuti. All’unanimità è stata adottata l’immediata esecutività, la legge entrerà in vigore quindi con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione. È stato l’attuale governatore della Regione Nichi Vendola a raggiungere il capogruppo dei Forza Italia, Palese, per complimentarsi della qualità dell’intervento conclusivo in Aula. Rivendicando l’atteggiamento responsabile dell’opposizione in tutte le fasi dell’esame dell’intero omnibus, Palese ha parlato di un “buon lavoro nell’interesse della Regione e dei pugliesi”.
– INTERNALIZZAZIONE SANITA’, MANNI: LA SITUAZIONE IN PUGLIA – “Internalizzazioni dei servizi alla persona negli ospedali. 8.000 precari in via di stabilizzazione”. Il capogruppo di Rifondazione Comunista, Piero Manni, ha detto: “Il governo Vendola continua il proprio impegno contro la precarietà e a favore della dignità del lavoro: nell’ultimo Consiglio della ottava legislatura ha approvato una norma che prevede il passaggio graduale dei servizi alla persona presso gli ospedali (pulizie, mensa, 118, portierato, guardiania, ecc), i quali attualmente vengono svolti da aziende private, cui sono appaltati. I cittadini conoscono i numerosi inconvenienti di tale sistema: gestione col criterio del massimo profitto (per cui, denunciano i lavoratori addetti, i pavimenti – anche quelli delle sale operatorie – vengono lavati con sola acqua, senza detersivi né disinfettanti); assunzioni clientelari richieste dai vari politici (e per poterne accontentare di più, su un posto lavorativo vengono assunte due o tre persone, per poche ore settimanali); appalti che da anni vengono prorogati. Si ha insomma una bassa qualità dei servizi e condizioni di lavoro poco dignitose. Rifondazione comunista ha promosso la creazione, presso ciascuna Asl pugliese, di società a totale capitale pubblico le quali, con una diminuzione dei costi (grazie al fatto che non si paga il 20% d’IVA ed all’eliminazione del guadagno della ditta intermediaria), assicurano un miglioramento dei servizi e la stabilizzazione di 8.000 lavoratori in Puglia. Dopo la costituzione della Sanitaservice a Foggia (la cui esperienza ha dimostrato che i servizi sono migliorati, con un notevole risparmio economico), il processo rischiava di bloccarsi a causa delle resistenze da parte delle ditte appaltatrici, in più casi sostenute e spalleggiate da parti politiche che avevano un tornaconto in termini almeno clientelari (assunzioni e voti); il governo Vendola ha ciononostante perseguito l’obiettivo della internalizzazione, e Rifondazione comunista, pur non stando in Giunta, ha con determinazione ed ostinazione creato mobilitazione e pressione sul Governo, anche quando le resistenze hanno rischiato di far saltare l’obiettivo.
SI’ ALL’EMENDAMENTO BUCCOLIERO: ALLARGATA LA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE SANITARIO – La stabilizzazione del personale sanitario si allarga anche a quei dipendenti che, pur avendo regolarmente sottoscritto un contratto, di fatto, per ragioni legate all’organizzazione sanitaria interna, non essendo ancora in servizio attivo, risultano non beneficiari della stabilizzazione. Questo risultato, che va a sommarsi all’importante approvazione della legge “omnibus” sulla sanità, è il frutto dell’emendamento aggiuntivo n. 279, presentato dal consigliere regionale e portavoce di Alleanza Puglia, Antonio Buccoliero. Nell’emendamento, si legge: “ai fini della stabilizzazione del personale sanitario di cui al comma 38 dell’art. 3 della legge regionale 31 dicembre 2007, n. 40 (Disposizioni per la formazione del bilancio previsione 2008 e bilancio pluriennale 2008 /2010 della regione Puglia), il periodo di servizio continuativo di cui al succitato comma deve intendersi decorrente dalla data di sottoscrizione del contratto di lavoro presso le aziende sanitarie locali”. “Questo emendamento – ha dichiarato Buccoliero – consente di allargare la stabilizzazione anche a quei lavoratori che, pur avendo sottoscritto un contratto, non erano ancora operativi e rischiavano, dunque, di non poter rientrare tra i beneficiari della stabilizzazione del personale sanitario. Credo che legge omnibus sulla sanità, frutto dell’impegno di maggioranza e opposizione, rappresenti un’importante traguardo per la sanità pugliese, illuminando molte zone d’ombra e dando una maggiore serenità a tanti lavoratori”.
GLI EMENDAMENTI – Il ddl ex omnibus “norme urgenti in materia di sanità”. Il ddl è stato sfoltito dal governo di sette articoli mentre le opposizioni hanno ritirato centinaia e centinaia di emendamenti. Tra i punti qualificanti del ddl: accreditamento strutture sanitarie (art.6). L’articolo è stato emendato dal governo per poter consentire alle strutture sanitarie e sociosanitarie di poter completare nei termini stabiliti dall’emendamento (e cioè due anni a partire dall’entrata in vigore della legge) le operazioni necessarie alla richiesta di autorizzazione. Accreditamento strutture di dialisi (art.9): “Sono molte le strutture in Puglia non accreditate – ha detto l’assessore Fiore – strutture che noi continuiamo a retribuire. Con questo articolo vogliamo mettere ordine a questa situazione”. La norma approvata a maggioranza dà la possibilità alle strutture di dialisi private non accreditate di poter presentare domanda entro il termine del 31 marzo di quest’anno. Le domande di accreditamento saranno poi esaminate entro il 30 dicembre del 2010. La norma prevede anche l’abbattimento della tariffa del 30% sulle prestazioni in eccesso dal 1 gennaio di quest’anno.
SERVIZIO EMERGENZA TERRITORIALE 118 – Approvato all’unanimità un emendamento presentato dai consiglieri Marinotti (An/Pdl) e Surico (Gruppo Misto) sull’avvio del processo di stabilizzazione, a tempo indeterminato dei medici del servizio di emergenza del 118 assunti a tempo determinato che abbiano un’anzianità di almeno tre anni nella stessa azienda sanitaria e che siano in possesso dell’attestato di formazione specifico. Le domande di conferimento di incarico a tempo indeterminato potranno essere presentate entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge. Nomina dei direttori generali. Approvate all’unanimità le norme in materia di nomina dei direttori generali. “Un passo in avanti – ha detto il capogruppo di forza Italia/Pdl Rocco Palese – un piccolo passo in avanti per allontanare la sanità dalla dipendenza politica”. Altri punti qualificanti del ddl sono stati la riconversione delle strutture psichiatriche (art.12) norme in materia di personale, di incarichi a tempo determinato (art.17), di procedure concorsuali (art.21), di personale degli istituti penitenziari (art.24), di nomina dei direttori generali (art.26).
LA DISCUSSIONE – Prima dell’astensione sull’intero disegno di legge “sanità”, la minoranza del consiglio regionale pugliese ha condiviso all’unanimità diversi articoli. Tra gli altri, quelli che prevedono norme sul controllo dei bilanci della asl, sui requisiti e i procedimenti di nomina dei direttori generali e sulla disciplina in materia protesica. Altri contenuti condivisi hanno riguardato interventi in materia socio assistenziale. Per il resto l’opposizione ha scelto l’astensione. Bocciati dalla maggioranza, invece, gli emendamenti illustrati da Roberto Ruocco, in materia di internalizzazione della gestione dei servizi delle asl. Secondo il centrodestra, i ruoli di vertice nelle società in house andrebbero affidati a direttori amministrativi o dirigenti apicali di ruolo delle asl.
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ho contratto 118 foggia vorrei sapere se posso sperare in stabilizzazione a breve e quali sono i tempi cordiali salutoi