BARI – Il boss di Japigia Eugenio Palermiti è tornato in cella. A undici anni dall’agguato in cui rimase ferito Teodoro Greco, incensurato dipendente di una ditta di distribuzione di giornali, la squadra mobile ha arrestato il capo clan dell’omonima organizzazione mafiosa di Japigia, quartiere di Bari.
Il boss è ritenuto il mandante dell’agguato armato subito da Greco a novembre del 2013.
La vittima fu colpita alle gambe da due colpi di arma da fuoco che gli procurarono diverse fratture.
Il destinatario del ferimento, avvenuto con modalità mafiose, “ben inserito nel tessuto sociale cittadino, in ragione del ruolo di responsabilità rivestito in un’agenzia giornalistica di distribuzione di quotidiani e periodici – spiegano gli investigatori – , in più occasioni, sfruttando le proprie conoscenze, aveva concesso favori alla persona oggi arrestata.
Il rifiuto di continuare aveva determinato propositi di vendetta, culminati nell’ordine di sparargli”.
Il movente del mandante, poi effettivamente perseguito, sarebbe stato quello di indurre la vittima a chiedere proprio a lui – al capo clan – aiuto e protezione per l’agguato subìto.
L’ordinanza di arresto riguarda anche altri fatti, come atti persecutori e violenza privata, sempre aggravati dal metodo mafioso, commessi a cavallo tra gli anni 2021-2022, in danno di tre aspiranti collaboratori di giustizia e dei loro familiari, con l’obiettivo di ottenere la ritrattazione delle dichiarazioni rese e l’allontanamento forzoso dei rispettivi nuclei familiari dal quartiere Japigia di Bari.