Cerignola (Fg), 12 maggio 2022 – Si riporta di seguito la nota diffusa dai consiglieri comunali del Comune di Cerignola Lombardi, Moccia e Sgarro:
«Quello presentato ieri in consiglio comunale dall’amministrazione Bonito è un bilancio nei numeri in sostanziale continuità con quelli dell’amministrazione Metta, e confuso sotto il profilo dell’azione politico-amministrativa. Se sulla presentazione delle linee guida al primo consiglio comunale ci eravamo astenuti nella speranza che alcune scelte potessero chiarirsi, ieri non abbiamo potuto fare altro che votare contro. Le istanze di quegli elettori che al turno di
ballottaggio hanno votato il centrosinistra per superare la crisi istituzionale cittadina, e provare a
scrivere una pagina politica differente sono state ieri definitivamente tradite e accantonate».
«Sotto il profilo degli investimenti questa città rimane al di sotto di altre città simili per grandezza, e le opere pubbliche sono risultato un elenco di opere per lo più già programmate o cantierizzate dalla precedente amministrazione. Cultura e politiche giovanili, che dovrebbero essere al centro dell’azione politica in comune da rigenerare socialmente restano residuali, in un bilancio che non ha di fatto una visione. I numeri sulla sicurezza cittadina sono gli stessi di Delvino, improntatati a una politica vessatoria nei confronti volta a fare esclusivamente cassa, che non risponde adeguatamente alle esigenze di presidio del territorio al di là della propaganda indicando una strada che tutto è fuorché progressista».
«Non si trattava di scrivere il libro dei sogni ma di essere pragmaticamente precisi su che cosa si
intende fare. Ieri, invece, abbiamo scoperto che per questa amministrazione l’idea del bilancio è
quella di una scatola vuota dalla quale poter attingere di volta in volta a seconda delle situazioni.
È mancata una visione di governo della città e delle sue criticità. Ci lascia decisamente perplessi, infatti, l’approccio sulle politiche ambientali e sul ciclo dei rifiuti che rappresentano il 37% circa del bilancio e che ieri sono state presentate in maniera grossolana. Se da un lato risulta essere ancora ai primi passi quell’operazione verità sulla TARI che è necessaria e propedeutica all’abbassamento della tassa sui rifiuti più alta d’Italia, impressiona nel bilancio leggere la svalutazione di 8 Milioni di partecipazioni per il Comune di Cerignola. Sul ciclo dei rifiuti e sull’impiantistica, dove con l’attuale sindaco avevamo preso precisi accordi sul rilancio di una società pubblica per superare la catastrofica e dannosa situazione lasciata dall’amministrazione precedente, abbiamo registrato un imbarazzato tentativo di puntare e giustificare l’uso de progetto di finanza per la riapertura degli impianti come scelta obbligata, ma senza spiegarne le ragioni. Anche su questa scelta si è registrata sostanziale continuità con l’amministrazione precedente, per noi cosa inaccettabile. Se si vuole lavorare per trovare una soluzione che valorizzi il territorio e lo arricchisca noi ci siamo, se si vuole imporre una scelta solo per rispondere ai diktat politici che vengono da Bari a scapito della città, sarà solo responsabilità di chi accetterà di chinare il capo».