“La relazione del Ministro – ha sostenuto Bordo – è stata esaustiva sotto il profilo tecnico e programmaticamente convincente. Particolarmente nella parte in cui emerge la riaffermata centralità del Mezzogiorno e non solo per quanto riguarda la spesa dei fondi comunitari. A questo proposito, ho segnalato al ministro la necessità di correggere le proporzioni di spesa tra Nord e Sud che emergono dall’analisi degli interventi infrastrutturali in atto: solo 5 dei 25 miliardi impegnati riguardano reti e snodi che interessano l’Italia meridionale. Indispensabile anche l’avvio del potenziamento della linea ferroviaria Adriatica a sud di Ancona, spesa inserita nel PON 2007-2013, e l’intervento correttivo sulla regolamentazione del FAS, per scongiurare il rischio che siano cancellati 3 miliardi destinati alle regioni meridionali.
Positiva – ha aggiunto Bordo – l’enunciata volontà di costituire un gruppo di lavoro che verifichi i costi e la qualità dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese per promuovere l’omologazione dell’offerta e da cui far discendere, eventualmente, interventi sostitutivi dello Stato per fronteggiare ritardi e inefficienze delle istituzioni locali e regionali. In parallelo, ho ritenuto opportuno chiedere al Ministro di individuare e attuare anche meccanismi che consentano di premiare gli enti più virtuosi nella ripartizione delle risorse. Il prossimo Consiglio Europeo costituisce un appuntamento fondamentale nell’agenda dell’azione di governo orientata alla ripresa della crescita e dell’occupazione – ha concluso il presidente della Commissione Politiche UE – e l’Italia vi deve partecipare con la serenità che deriva dall’aver affrontato e superato molte delle difficoltà che determinarono la procedura di infrazione per extra deficit, con la determinazione di chi vuole e sta lavorando per emergere dalla più grave crisi economica e sociale dell’ultimo secolo”.
Redazione Stato
Suona male: “sbloccare i 30 miliardi di euro ancora da SPENDERE”.
Anche se corrisponde al vero, senza ipocrisie, il verbo SPENDERE richiama un concetto volgare di “consumo” dei soldi, ancorato all’oggi, al presente, senza prospettiva.
Soldi a pioggia!!!
Credo che sarebbe più “istituzionale” e lungimirante affermare: “sbloccare i 30 miliardi di euro… ancora da INVESTIRE”.
Così si da uno sguardo più ampio al valore dei soldi, coinvolgendo anche il futuro e le necessarie competenze di supporto.
Soldi per opere concrete!!!!
Uno di Voi, mi ha letteralmente letto nel pensiero lo stavo scrivendo in maniera pedissequa!
Condivido in pieno il concetto espresso, ma è pur vero che se i ns. rappresentanti politici fossero all’altezza di carpire queste formali ma sostanziali differenze, forse oggi il Paese non sarebbe ridotto nelle attuali condizioni. saluti