Foggia – ”Le Segreterie Sindacali Territoriali del Settore Ferroviario Fast Confsal – Ugl – Orsa – Filt – Fit – Uilt, congiuntamente alle Rsu, hanno incontrato, mercoledì 10, la società Italferr del Gruppo FSI per discutere dell’annunciata chiusura della sede di Foggia.
La società, a Foggia, chiuderà il prossimo 31 Agosto, privando la Capitanata di un ulteriore tassello di quello che è considerato uno dei più importanti nodi ferroviari del Paese. Italferr opera su tutto il territorio nazionale e all’estero nel settore dei trasporti ferroviari e si occupa delle attività di progettazione, controllo e realizzazione delle nuove linee di Alta Velocità ed Alta Capacità, oltre che del potenziamento e dello sviluppo dei principali nodi ferroviari urbani. La Società elabora, inoltre, studi specialistici al fine di assicurare il livello di sicurezza delle infrastrutture e costituisce un punto di riferimento per la progettazione e il coordinamento di tutte le attività di ingegneria relative ai sistemi tecnologici.
Nonostante i volumi di produzione, che riguardano ad esempio l’ammodernamento e l’elettrificazione della Foggia – Potenza, i lavori per gli Apparati Centrali Computerizzati Multistazione e il raddoppio della tratta Cervaro – Bovino e Lesina – Termoli, e gli standard di produttività, che giustificano ampiamente l’esistenza della sede di Foggia, venendo meno alle corrette Relazioni industriali l’azienda ha deciso, in modo unilaterale, di concentrare a Bari le proprie attività trasferendo le 9 risorse che prestano servizio presso la sede di Foggia. Tale soluzione, da noi NON CONDIVISA, ha al suo interno dell’illogicità di fondo in quanto perpetrata in un periodo ove c’è un aumento di attività lavorativa e non il contrario. Un astuzia semplice suggerirebbe di attendere almeno la fine del picco di lavoro. Speriamo di non dover vivere fenomeni spesso attuati in FSI, dove si chiudono strutture che forse erano nevralgiche e necessarie per il futuro dell’azienda. Verificheremo che in esse non si annoverino azione avventate ma circoscritte e sorrette da dati di fatto.
Per i Sindacati si tratta di una ulteriore scelta volta all’isolamento e allo svuotamento della realtà foggiana, sia per quanto concerne il collegamento aeroportuale sia, a questo punto, delle società ferroviarie che operano in Capitanata. Tutto questo, ovviamente, senza dimenticare la prossima attivazione della bretella per gli itinerari merci, utile a bypassare la Stazione Ferroviaria di Foggia e collegare le tratte Bari – Foggia e Foggia – Caserta.
Per i Sindacati si tratta di azioni che, in ogni caso, produrranno il ridimensionamento del nodo interregionale della Stazione ferroviaria di Foggia che, di conseguenza, penalizzerà il bacino d’utenza di Capitanata, Basilicata e Molise”.
(A cura dei segretari della FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT-UIL, UGL-tr, ORSA FAST
Fuggono tutti da Foggia:
precipitevolissimevolmente