Il figlio dell’ex calciatore Cristiano Lucarelli, Mattia Lucarelli, è stato condannato a 3 anni e 7 mesi di reclusione per violenza sessuale. La sentenza, emessa dal Tribunale di Milano, riguarda un episodio avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 marzo 2022, quando Lucarelli, insieme al compagno di squadra Federico Apolloni e ad altri tre amici, avrebbe abusato di una studentessa americana di 22 anni.
I dettagli della vicenda
Secondo le indagini, la giovane era stata avvicinata fuori da una discoteca di Milano e portata in un appartamento di lusso dove sarebbe stata violentata. Gli abusi sono stati ripresi in video, trovati poi sui cellulari dei ragazzi coinvolti. La difesa ha sostenuto che la ragazza non fosse in uno stato di alterazione tale da essere incosciente, ma le consulenze tossicologiche e psicologiche della Procura hanno dipinto un quadro diverso (Calcio e Finanza).
La reazione della famiglia
Cristiano Lucarelli, ex attaccante e padre di Mattia, ha definito la condanna “una batosta”, ma ha aggiunto che “così è la vita”, manifestando fiducia nel percorso legale e nella possibilità di appello. La famiglia ha sempre difeso l’innocenza del giovane, ma la sentenza ha confermato le accuse di violenza sessuale (Calcio e Finanza).
Implicazioni e conseguenze
Questa vicenda ha scosso il mondo del calcio italiano e non solo. Lucarelli, che era considerato una promessa del calcio, ora deve affrontare non solo le conseguenze legali ma anche quelle sulla sua carriera. La vicenda solleva nuovamente l’attenzione sulla questione della violenza sessuale e la necessità di misure severe per prevenire e punire tali crimini (Calcio e Finanza).
Il processo e le prove
Il processo si è svolto con rito abbreviato, che ha permesso una riduzione della pena in caso di condanna. Le prove contro Lucarelli e i suoi coimputati includevano le testimonianze della vittima e i video trovati sui cellulari. Le consulenze tossicologiche hanno mostrato che la vittima era in uno stato di alterazione tale da non poter esprimere consenso, rafforzando così le accuse (Calcio e Finanza).
In sintesi, la condanna di Mattia Lucarelli a 3 anni e 7 mesi per stupro rappresenta un caso emblematico delle problematiche di violenza sessuale e della giustizia nel contesto sportivo e sociale. La vicenda continua a destare attenzione e sarà seguita con interesse nelle eventuali fasi di appello.