Foggia – E’ SEMPRE più intricato il futuro dell’Unione Sportiva Foggia. La risposta degli ormai ex-soci all’appello di Pasquale Casillo che in un’intervista a un’emittente televisiva locale aveva invitato ad accelerare le trattative di vendita del sodalizio foggiano, non si è fatta attendere. “Casillo non ha mai intavolato con noi una vera trattativa”, è stato il secco commento di Tullio Capobianco, principale referente della mini-cordata dei finanziatori rimasti al capezzale del Foggia. L’ex presidente rossonero ha ribadito la volontà di vendere le quote societarie in tempi brevi, ma tramite un impegno per 600.000 euro da parte dell’ex re del grano. La cifra andrebbe a coprire un terzo della debitoria totale (1,8 milioni), mitigata da crediti in Lega per 600.000 euro.
MA CASILLO DICE NO – Casillo non intenderebbe dare seguito a questa (ennesima) proposta, e da qui nasce l’empasse che sta accompagnando il futuro del club dauno, alle prese con una programmazione tutta da inventare. Non è stato ancora scelto un ritiro, la rosa conta solamente nove calciatori e la società è sprovvista di allenatore e direttore sportivo. Insomma, mancano tutti gli elementi necessari per dare avvio al progetto per la prossima stagione, in cui i rossoneri disputeranno regolarmente il campionato di Prima Divisione dopo aver scacciato l’incubo esclusione. I tifosi, dal canto loro, hanno annunciato per oggi un sit-in pacifico a via Napoli, sotto la sede della società rossonera. Un modo per far sentire la propria voce in un delicato momento del calcio foggiano, alle prese con trattative di vendita – presunte o vere – e botte e risposta tra compratori e venditori, ma senza ancora nulla di concreto. Casillo dal canto suo ha affermato di aver scelto già allenatore (Zeman), direttore sportivo (Peppino Pavone) e sede del ritiro (Campo Tures), oltre ad aver già bloccato una decina di calciatori da mettere sotto contratto. Ma lo scontro avvenuto negli ultimi giorni potrebbe (definitivamente?) precludere il ritorno dell’ex patron rossonero al timone del Foggia. Intanto la telenovela societaria si arricchisce di un nuovo spunto: alla sede del club dauno sarebbe infatti arrivata una proposta di acquisto da parte dell´imprenditore calabrese Giuseppe Criniti (fratello di Totò, ex attaccante di Catania, Cagliari e Perugia), reduce da una breve esperienza in Seconda divisione con l´Igea Virtus.
ALLO ZACCHERIA CANCELLI SMONTATI – Non bastassero le già complicate vicende societarie, a tormentare i sogni dei tifosi del Foggia c’è anche lo Stadio Zaccheria. Questa mattina infatti la ditta incaricata dei lavori di messa a norma dell’impianto ha dismesso polemicamente quattro cancelli dell´area di prefiltraggio dello stadio di Foggia, in segno di protesta verso l’amministrazione comunale del capoluogo dauno, proprietaria dell’impianto e debitrice verso la ditta di alcune migliaia di euro. A giorni è atteso un incontro col sindaco Mongelli per la risoluzione della vicenda. Lo stadio Zaccheria ha attualmente una capienza ridotta a 7.500 posti per motivi di sicurezza, a fronte di una disponibilità di circa 25.000 posti