LOSAPPIO ATTACCA IL PDL – “Il ministro degli Interni ieri a Manfredonia ha denunciato la pericolosità della mafia garganica di livello non inferiore a quella dei casalesi in Campania, sottolineando anche una certa sottovalutazione del fenomeno. Non si può che concordare – dice Losappio – E’ esattamente quello che è successo in questi anni. La verità è che in questi anni quando ‘Libera’ o il presidente Vendola hanno richiamato l’opinione pubblica e le istituzioni alle proprie responsabilità c’è sempre stato qualche amministratore (più di uno per la verità) che ha strepitato per la ‘lesione’ al buon none del Gargano. Fra i più incapaci a capire e i più virulenti a polemizzare con lo schieramento antimafia anche alcuni esponenti del Pdl che oggi siedono nel Consiglio regionale. Dopo le dichiarazioni di Maroni, dovrebbero vergognarsene”, ha concluso il rappresentante del gruppo regionale Sel.
LA CONFERENZA STAMPA A MANFREDONIA DEL MINISTRO MARONI – “E’ stata definita, giustamente, una guerra di mafia quella in atto nel Gargano, e noi non intendiamo sottovalutarla”. Lo ha detto senza esitazione Roberto Maroni, nell’illustrare le importanti contromisure decise, ed attuate nella giornata, per fronteggiare l’emergenza criminale riesplosa a Manfredonia con gli omicidi di Michele Romito (e ferimento di Mario Luciano) e del barista 33enne Leonardo Clemente Post agguati, la Città per ora al sicuro. E’ quanto emerso questo pomeriggio, durante la riunione tecnica del coordinamento interforze delle province di Bari e Foggia presieduta a Palazzo San Domenico di Manfredonia dal ministro degli Interni Roberto Maroni, vertice cui hanno partecipato anche il capo della Polizia, Antonio Manganelli, il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, i vertici dei carabinieri, e delle Procure di Bari, Foggia e Lucera. Maroni, che nell’occasione ha incontrato i sindaci di Manfredonia e Monte Sant’Angelo, al termine della riunione si è detto soddisfatto della discussione. Da sottolineare l’impegno offerto per tutta la durata della conferenza stampa, e precedentemente la riunione, da parte dei diversi volontari della Associaziona nazionale dei Carabinieri di Manfredonia, Generale Raffaele Castriotta, del presidente Trotta Michele.
COMMENTI SULLA MISSIVA DI FRANCO LI BERGOLIS ALLA GAZZETTA- “La situazione della criminalità in provincia di Foggia non è da sottovalutare. Bisogna prendere tutte la misure necessarie a mettere fine alla guerra di mafia in atto nel Gargano”. Dopo aver deplorato veementemente la lettera inviata dal latitante Franco Libergolis e pubblicata stamane da un quotidiano regionale (La Gazzetta del Mezzogiorno), in cui il noto esponente della mafia garganica si diceva “vittima di una persecuzione giudiziaria” (ma anche di un “ingiusto processo”), Maroni ha definito obiettivo prioritario la cattura dei latitanti, tra cui Libergolis, “un latitante condannato all’ergastolo”.
E’ GIA’ FUTURO: DA DOMANI GRUPPI INVESTIGATIVI COORDINATI DALLA PROCURA – RAFFORZAMENTO PER UNITA’ LOCALI – Da domani saranno operativi due gruppi investigativi speciali coordinati dalla Procura per catturare i latitanti, gruppi che vedranno coinvolti Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza. Per i prossimi tre mesi tali gruppi speciali avranno un’azione specifica nella zona garganica, a dimostrazione che lo Stato c’è e intende dare una risposta dura ed efficace laddove ci sono delle emergenze”. Allo stesso fine Maroni ha dichiarato di aver accolto le richieste dei sindaci di Manfredonia e Monte S.Angelo di un rafforzamento degli organici a disposizione delle forze dell’ordine per il presidio dei rispettivi territori. Non solo. “Si è parlato – ha proseguito il ministro – anche di come utilizzare i beni sottratti alla criminalità organizzata. Intendiamo metterli a disposizione della Procura, accogliendo la richiesta pervenuta dal procuratore di Bari, Antonio Laudati“.
LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO ANGELO RICCARDI – “Al ministro Maroni ho chiesto di poter disporre di strutture all’altezza, di una nuova caserma dei carabinieri e di un ulteriore presidio della Polizia di Stato -ha affermato il sindaco Angelo Riccardi al termine dell’incontro-, inoltre ho ribadito l’urgenza di una maggiore presenza di uomini e mezzi per contrastare la criminalità organizzata”. Il ministro Maroni ha garantito che sarà fatto tutto il necessario per potenziare la presenza delle forze dell’ordine a Manfredonia, “perché il problema ‘faida’ c’è e va risolto”, ha concluso Angelo Riccardi.
IL SINDACO DI MONTE ANDREA CILIBERTI – Anche il sindaco Ciliberti si è detto soddisfatto dell’incontro con il ministro Maroni “che conosce abbastanza bene questa realtà, e si è dimostrato ampiamente disponibile a soddisfare le nostre richieste, anche nella volontà di correggere il tiro a progetti già pensati per il nostro territorio”.
MERCOLEDI’ A ROMA LA RIUNIONE DEL COMITATO DELL’AGENZIA PER L’ASSEGNAZIONE DE BENI – “Mercoledì prossimo ci sarà a Roma la riunione del comitato dell’agenzia che disporrà l’assegnazione immediata di questi beni”. E’ il sottosegretario Mantovano a precisare che si tratta di “appartamenti e garage sequestrati a Bari e destinati ad essere uffici della Polizia Giudiziaria e della Procura”. Maroni ha definito quella odierna “una giornata da incorniciare per i risultati raggiunti nella lotta alla criminalità organizzata del Meridione”, grazie alle operazioni attuate oggi dalle forze dell’ordine: l’arresto a Manfredonia di 14 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di estorsione e favoreggiamento personale nei confronti del latitante Giuseppe Pacilli (vedi in seguito), nonchè le contemporanee azioni di contrasto in Calabria e in Campania, quest’ultima nell’ambito della lotta al clan dei Casalesi. “Nella sola giornata di oggi sono stati sottratti alla criminalità organizzata 1,3 miliardi di euro”, è stata la puntualizzazione del ministro degli Interni.
Manfredonia Dopo Maroni, i rinforzi di Losappio: "hanno sottovalutato"
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