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Tagli e Manovra, ma a Foggia arrivano i finanziamenti per i ricercatori

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
12 Luglio 2010
Capitanata //

Studenti sul piede di guerra contro il Governo - (immagine d'archivio- Ansa Campana Coc)
Foggia – MENO della metà dei laureati all’Università degli Studi di Foggia lavora l’anno dopo aver conseguito il tanto chiacchierato “pezzo di carta”. E’ la fotografia scattata dall’ateneo foggiano che ha condotto una statistica sui propri laureati.

I DATI – Lo scorso anno, su 1166 accademici che hanno conseguito il titolo nell’anno accademico 2009/2010, solo il 42,6% ha trovato un lavoro, mentre il restante 34,6% è attualmente in cerca di un’occupazione. Discreti i guadagni per i neo-lavoratori, che percepiscono in media uno stipendio di poco superiore ai mille euro. Il problema principale per i disoccupati che hanno conseguito da poco una laurea è la scarsa assistenza all’attività di orientamento lavorativo. Per questo, l’Università foggiana ha potenziato gli uffici di Stage e Placement per guidare gli studenti dopo il conseguimento del titolo, che spesso necessita di esperienza pratiche per mettere alla prova le conoscenze acquisite durante gli anni di studi. Gli uffici di Stage e Placement avranno l’obiettivo di incrementare gli incontri con le aziende, dando la possibilità ai neo-laureati di vedere riconosciuto sul campo i duri anni trascorsi tra libri ed esami.

BANDO PER CONTRATTO DI COLLABORAZIONE – Ma non è la sola buona notizia per gli studenti foggiani. Dopo le polemiche e gli scioperi dei giorni scorsi, infatti, arriva una gradita novità per i ricercatori dell’ateneo dauno. Il Governo regionale ha infatti concesso un finanziamento di 31mila euro per i giovani ricercatori che faranno domanda. Un ulteriore riconoscimento alla carriera universitaria dei più meritevoli. Restando all’ateneo foggiano e ai ricercatori, va segnalata un bando per un posto di ricercatore universitario, SSD MED/41, area 06 (Scienza Mediche), Anestesiologia che l’Università di Foggia ha indetto per tutti i ricercatori interessati. L’Università di Foggia ha indetto una procedura di valutazione comparativa per la copertura di un posto da ricercatore universitario presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, SSD MED/41, area 06 (Scienze Mediche), Anestesiologia. Il numero di pubblicazioni che è consentito presentare è illimitato. Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è il 2 agosto 2010 (avviso pubblicato sulla G.U. n. 52 del 2 luglio 2010).

UNIVERSITA’, LETTERA DELLA CRUI – Intanto, sulla situazione critica dell’Università foggiana e italiana in generale, arriva la presa di posizione della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane). In una nota, la CRUI “esprime le più vive preoccupazioni per le condizioni e le prospettive del sistema universitario italiano, ancora privo di indicazioni circa l’indispensabile recupero dei tagli finanziari previsti per il 2011; pesantemente penalizzato per i sacrifici richiesti dalla manovra finanziaria in corso al proprio personale docente e tecnico amministrativo nei confronti del quale si prospetta un inaccettabile trattamento discriminatorio che colpirà in modo particolare i più giovani tra i ricercatori e i professori; ancora in attesa che il DDL di riforma dell’Università venga messa in calendario in aula al Senato, nonostante la VII Commissione abbia concluso i suoi lavori ormai da due mesi. Sussiste il rischio concreto, in una fase sempre più critica della politica italiana, che il provvedimento di riforma, nella versione già migliorata e ancora migliorabile dal Parlamento, non venga approvato neppure in prima lettura entro la pausa estiva, vanificando in maniera probabilmente definitiva prospettive irripetibili di miglioramento e di sviluppo del sistema. La CRUI ribadisce il proprio impegno per la salvaguardia e il rilancio del sistema universitario nazionale e fa appello a tutte le forze responsabili affinché l’iter legislativo venga tempestivamente riattivato, recependo le richieste già più volte avanzate di ulteriore modifica del provvedimento rispetto al testo predisposto in Commissione. La CRUI si riserva di ritornare sull’insieme delle situazioni e delle urgenze richiamate nella prossima Assemblea già convocata per il prossimo 29 luglio, data di riferimento viste anche le ineludibili scadenze relative alla programmazione delle attività per il prossimo anno accademico”.

Il presidente del gruppo regionale SEL, Michele Losappio: bando per giovani ricercatori– “Dal Governo regionale giungono buone notizie per i giovani ricercatori.
Continuando nella politica di attenzione verso l’alta formazione gli assessori Sasso e Fratoianni, in continuità con la precedente gestione, hanno deciso di implementare con altri 12 milioni di euro il finanziamento per il master post laurea ‘Ritorno al futuro’ nella sua terza edizione. Salgono così complessivamente a 31 milioni di euro i finanziamenti disponibili per i 4.000 ragazzi che hanno avanzato richiesta, dimostrando con questa alta partecipazione come la decisione della Regione di investire in ricerca ed alta formazione facendo risparmiare alle famiglie il costo di queste specializzazioni incontri un’esigenza vera e diffusa. Quasi contemporaneamente gli uffici dell’assessorato hanno licenziato la graduatoria del bando n. 19 finalizzato a fornire borse di ricerca sulla base di progetti concordati con il sistema universitario ed il mondo dell’impresa e del lavoro.

Questo bando, finanziato con 3,2 milioni di euro, consente oggi alla Regione di pagare la ‘borsa’ ad altri 144 giovani richiedenti.

Nel complesso con quattro bandi in pochi mesi la Regione ha messo a disposizione 62 milioni di euro: 11 mln per il bando ricercatori n. 16, 17 mln per i dottorati di ricerca, 31 mln per Ritorno al futuro, 3,3 mln per le borse del bando n. 19. Un ristoro che è andato direttamente a favore di quasi 4mila giovani ricercatori pugliesi e un fatto la cui rilevanza ed impatto non hanno precedenti nella storia delle regioni italiane. Lì dove sono emerse difficoltà, come nel caso dell’aliquota fiscale dei master, è dipeso invece da successive e contraddittorie decisioni degli organismi giurisprudenziali, decisioni non prevedibili al varo nel 2008 del primo bando e a cui la Regione ha dovuto adeguarsi.
Anche da questa vicenda emerge come sia indispensabile sottrarre al calcolo del patto di stabilità la quota di cofinanziamento del bilancio regionale. Infatti se la Regione (per evitare lo sforamento del patto) non potrà cofinanziare le quote POR con le proprie risorse non potrà utilizzare e spendere questi finanziamenti, compresi quelli del FSE che sostengono la formazione e l’alta formazione.Il rischio dell’avvitamento è dunque insito nelle norme imposte da Tremonti. C’è da augurarsi un ripensamento”.
Tagli e manovra, riduzioni per ricercatori

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