Lo ha detto a StatoQuotidiano Matteo Rignanese, nonno di Giusy Potenza, la 15enne di Manfredonia uccisa a colpi di pietre lo scorso 12 novembre 2004.
15 anni fa.
15 anni dalla rivelazione di una vicenda che sconvolse Manfredonia, e che ancora oggi continua a infondere dolore per i suoi risvolti tragici.
Si ricorda come per l’omicidio di Giusy è stato arrestato, al tempo, il pro cugino della minore, Giovanni Potenza. Per i fatti, l’uomo – all’epoca 27enne – è stato condannato a 30 anni di detenzione in via definitiva. Due amiche della minore sono state invece assolte dai reati alle stesse ascritte.
12 novembre 2004. L’omicidio
Giusy Potenza venne uccisa il 12 novembre 2004. Come oggi, 12 novembre 2019, il delitto avvenne in una serata piovosa. Il corpo della ragazzina fu ritrovato solo il giorno dopo, nei pressi di una scogliera in località Chiusa dei Santi, località Macchia di Monte Sant’Angelo, a ridosso dell’ex stabilimento Enichem.
“La svolta nelle indagini arrivò qualche mese dopo il ritrovamento del corpo“.
L’avvocato Innocenza Starace “La sofferenza dei nonni continua tutti i giorni”
“La sofferenza di Matteo e della moglie continua tutti i giorni”, dice a StatoQuotidiano l’Avvocato Innocenza Starace, che seguì al tempo la vicenda, a livello legale, ed è stata autrice anche di un testo correlato ai fatti (“Non ce lo dire a nessuno” – Diario dell’avvocato di Giusy Potenza – Editore: La Meridiana – 2006). “Anche Giuseppina, la nonna di Giusy, si è ammalata gravemente, per quanto ha sofferto in questi anni”.
“La ragazzina è stata raggirata da tante persone che ha incontrato nella sua vita. Esattamente come avviene nel Pinocchio di Collodi. Purtroppo, nel momento in cui comprende che gli unici a poterla aiutare sarebbero stati i suoi familiari, gli invoca inutilmente”. Inutilmente perchè “sopraffatta dalla violenza del suo assassino, che, colpendola al volto, ha cercato di distruggerne l’immagine per sempre. Ma così non è stato, se dopo 15 anni il dolore per la morte di Giusy vive in tanti uomini e ragazzi del territorio”.
g.defilippo@statoquotidiano.it
Non si può dimenticare questa bellissima ragazza guardando la foto mi scappano le lacrime e un dolore che resta in eterno cicatrici che non si potranno mai chiudere resterai x sempre nei cuori di tutti piccolo angelo indifeso ciao Giusy un abbraccio x la tua mamma e il tuo piccolo fratellino