Il conducente del mezzo, dopo aver rallentato la marcia, dando la sensazione che si stesse fermando, giunto in prossimità dei poliziotti ha accelerato, costringendo gli agenti a spostarsi repentinamente per non essere investiti. Ne è nato un inseguimento per le strade di campagna, con l’ausilio di altro personale della Polizia di Stato sopraggiunto. Nonostante l’ALT intimatogli più volte, il conducente del trattore non ha posto fine alla sua fuga, continuando la sua corsa, immettendosi nuovamente su via Padula in direzione del centro città.
All’improvviso il mezzo si è fermato ed il conducente è rimasto alla guida; pertanto, i poliziotti, mantenendo una distanza di sicurezza, hanno abbandonato i veicoli di servizio e, mentre stavano per scendere dal veicolo, il conducente del mezzo si è girato verso i poliziotti, che avevano modo di guardarlo bene in volto, e, notata la loro posizione, ha ingranato la marcia indietro, abbassando il “trivomero”, e puntando verso la loro posizione.
I poliziotti, ravvisando il pericolo per la propria incolumità, hanno esploso alcuni colpi in aria a scopo intimidatorio, gli urlavano di fermarsi, ma il conducente del trattore ha puntato dritto in direzione di un’autovettura di servizio, andando a collidere con il quadri vomero contro la parte anteriore lato guida della volante, abbassando l’attrezzo agricolo sul veicolo, tanto da sfondare il parabrezza con le punte in ferro, agganciando la volante e trascinandola per un breve tratto. Ancora colpi di pistola in direzione dei pneumatici del trattore ma il conducente non si è fermato, immettendosi su una strada limitrofa costeggiata da abitazioni, per proseguire la fuga nel fondo agricolo adiacente. La volante colpita, per i danni riportati, è stata obbligata ad interrompere l’inseguimento, mentre l’altra ha proseguito fino a quando, per il fondo reso viscido dal fango, non è riuscita più a procedere, perdendo, quindi, le tracce del veicolo in fuga.
I due poliziotti che erano a bordo dell’autovettura danneggiata, dopo essere stati medicati presso il locale Pronto Soccorso, unitamente ai colleghi, si sono posti alla ricerca del malfattore, rinvenendo, alle prime luci dell’alba, il trattore in un fondo agricolo adiacente al luogo dove si sono svolti i fatti ed, all’interno del trattore, due ricevute per l’acquisto di prodotti per l’agricoltura intestate a Donato Caputo e riportanti date recenti. Il trattore è risultato oggetto di furto ma, non appena giunti a casa del proprietario, questi, alla vista dei poliziotti che lo hanno riconosciuto subito come il protagonista di quanto accaduto nelle ore precedenti, ha tentato la fuga, ma è stato prontamente bloccato.
Pertanto, Donato Caputo è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria perché gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio e resistenza a PP.UU., nonché per simulazione di reato. Lo stesso, invero, aveva denunciato il furto del trattore il 5 gennaio 2012, dichiarando che gli era stato rubato dall’interno del suo garage il 19 dicembre 2011, forse al solo scopo di incassare la polizza assicurativa e, contestualmente, sottrarlo a qualche creditore. Sono in corso indagini per verificare la riscossione del premio assicurativo da parte di Caputo.
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