Trinitapoli. La Commissione straordinaria del Comune di Trinitapoli, ha deliberato il quindici dicembre 2023 l’atto di rinuncia del finanziamento del progetto della Velostazione Ramsar, interventi per l’aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane e sub urbane.
Ricordiamo che il finanziamento che ha per oggetto: Velostazione Ramsar è stato intercettato nel 2021, la Regione Puglia ha proceduto ad ammettere a finanziamento il progetto del Comune di Trinitapoli dell’importo complessivo di € quattrocentoseimilanovecento, di cui € trecentomilaa carico dei fondi regionali ed € centoseimilanovecento a carico di fondi comunali.Il progetto doveva ospitare un servizio di bike sharing con servizio parcheggio e sistemi di sicurezza: bici a noleggio, per i percorsi che uniranno il centro cittadino alle saline nel territorio casalino.
Nella delibera di rinuncia si spiega il perché di tale decisione della Commissione composta dai tre commissari Giuseppina Ferri, Salvatore Guerra e Massimo Santoro, cosi scritto << il mancato accordo con RFI S.p.A. per acquisire la disponibiltà delle aree di proprietà Ferrovie dello Stato ai fini della esecuzione dell’intervento nelle more della formalizzazione dell’atto di locazione>>.
Su questa situazione,politico-amministrativa, sono intervenuti alcuni politici locali, Maria Grazia Iannella presidente del movimento la Fabbrica del Futuro << siamo dispiaciuti per la mancata partecipazione alla realizzazione del progetto della Velostazione di Ramsar in seguito al mancato accordo con la società delle Ferrovie RFI, -continua Iannella-questa è l’espressione di un fallimento dell’incentivazione di un determinato turismo che avrebbe permesso ai turisti di poter godere delle bellezze naturali del nostro territorio>>. Infine l’ex sindaco Emanuele Losapio dei Fratelli d’Italia commenta<<dispiace perché l’opera avrebbe completato la pista ciclabile, dando un’idea di mobilità sostenibile collegata ad una visione più moderna ed europea di Trinitapoli. La rinuncia al finanziamento non la condivido, forse bisognava lavorare di concertazione con RFI e Regione Puglia per poterla realizzare>>.
Michele Mininni