CIGS IN DEROGA: VERSO LA FIRMA DI UN PRIMO PROTOCOLLO D’INTESA – Il prossimo lunedì 15 febbraio il presidente del MI, vice-presidente FederPesca nazionale Nunzio Stoppiello , dovrebbe avere un incontro presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale a Roma con i rappresentanti della Commissione centrale per l’assicurazione dei pescatori; fissato anche un incontro con i vertici della Regione Puglia e Bari, relativamente alla Cigs; richiesto, durante l’incontro, il passaggio dalla Cigo (ordinaria) alla Cigs (straordinaria) (come detto, lo scorso 14 settembre del 2009 fu sottoscritto un accordo da Federpesca per il via della Cigs – Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria in deroga – per i lavoratori delle imprese di pesca pugliesi, a norma della legge 164/1975, con consultazione sindacale e sottoscrizione di relativo verbale per le imprese dei compartimenti da Bari a Manfredonia, interessate dall’arresto obbligatorio dell’attività di pesca dal 3 agosto al 1 settembre 2009 – in Friuli il provvedimento fu richiesto dalle piccole imbarcazioni caratterizzate da una organizzazione del lavoro tale da richiedere uno specifico adattamento delle modalità e criteri per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali indivuati negli accordi precedenti. Il personale imbarcato dalla imprese della piccola pesca è escluso dal trattamento di Cigs in deroga di cui all’articolo 4 ter del decreto legge 97/2008 (conv. 129/2008) e al conseguente D.interministeriale 44768/2008 che trova applicaizone al solo personale delle imprese di pesca cui si applica il contratto collettivo nazionale di riferimento del settore – stipulato nel 2005 tra Federpesca, Fam, Cisl Flai Cgil e Uilapesca Uil, nel quale non era compreso il peroanale dela Pp). Inoltre nel corso dell’incontro è stata richiesta una maggiore presenza dell’amministrazione comunale per lo sviluppo del settore. Probabile un incontro con il Prefetto di Foggia, Antonio Nunziante, per continuare a monitorare la situazione, principalmente come detto per l’integrazione degli ammortizzatori sociali a favore dei pescatori della cd piccola pesca. Non sono mancati riferimenti per un utilizzo ‘preferenziale per il settore infrastrutturale locale’ (vd alla voce Gabbiotti Porto) relativamente ai fondi destinati a Manfredonia, nell’ambito del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, con l’Autorità Portuale di Manfredonia l’unica in Italia a beneficiare di fondi provenienti dalla Finanziaria, di circa 30 milioni di euro utili a ristrutturare il molo industriale e i due attracchi commerciali; durante la riunione nella sede del mercato, il presidente della cooperativa Papa Giovanni XXIII ha ricordato la situazione di “tanti pescatori in possesso di Cud da 300-400 euro”, oltre alla posizione degli operatori interessati alla 413 che non hanno ancora ricevuto le relative integrazioni previdenziali.
LA PROTESTA DEGLI ASTATORI E FACCHINAGGIO – I responsabili delle cooperative di Manfredonia ‘Adriatica’ (astatori) e ‘Ancora’ (facchinaggio) protestarono a gennaio contro la “cattiva gestione” del Consorzio Mercato Ittico locale. “A dicembre – dice un operatore – abbiamo ricevuto non più di 260 euro a testa, in base alla percentuali che, per convenzione, ci spettano”. Difatti, al Consorzio del presidente Stuppiello spetta la gestione del Mercato Ittico, agli astatori e agli operatori dediti al facchinaggio i vari servizi, gestione cd mista tramite sub-appalto, legati alla stessa operatività del Mercato di Manfredonia. La cooperativa Adriatica è nata nel 1995, la Ancora opera invece dal 2005, e si è insediata dunque con l’entrata in funzione della nuova gestione.
La pesca è uno dei doni più grandi che abbiamo ricevuto dal Signore.
Salvaguardiamola.
Riflettete tutti.