Ispirandosi alle eccellenze che hanno fatto la storia del nostro Paese sta prendendo piede la nona edizione del Festival della Scienza di Genova, divenendo una delle più importanti manifestazioni all’interno delle Celebrazioni dell’Unità d’Italia. Non a caso 150 e OLTRE è il titolo di questa nuova edizione del Festival. Da un lato c’è lo sguardo alle glorie scientifiche che hanno fatto la storia del Paese dall’altro, una crescente attenzione ai giovani eccellenti che fanno da ponte verso il futuro. Parte del Festival della Scienza sarà una celebrazione del passato e un viaggio in tutta Italia alla scoperta dei fiori all’occhiello della nostra ricerca e 150 anni di Scienza è il progetto di divulgazione scientifica promosso dal CNR( Centro Nazionale delle Ricerche ) e dall’Associazione Festival della Scienza a tal fine. Oltre l’orizzonte temporale delle celebrazioni infatti si cercherà di far conoscere le tante eccellenze che stanno costruendo l’Italia di domani. “150 Anni di Scienza ” sarà quindi un percorso itinerante, da Nord a Sud per far conoscere al pubblico cosa hanno prodotto la scienza e l’inventiva italiane nei 150 anni dì Unità. Ogni città, infatti, costituirà una tappa a tema: Milano, il 5 aprile, in concomitanza con il Brainforum; Pisa e il laboratorio nazionale di ICT (dal 5 all’8 maggio); Napoli con i suo progressi in campo genetico (dal 16 al 22 maggio); Firenze per l’ottica e i laser (24-29 maggio); Bari-Foggia e l’agroalimentare (16-23 settembre); Bologna e la prima cattedra di chimica in Italia: Notte dei ricercatori (23-27 settembre); Roma e la sua scuola di fisica.
150 anni di Scienza Made in Italy Agroalimentare sarà il nome specifico della kermesse di eventi che avrà luogo fra Bari e Foggia. Si mostreranno le antiche tradizioni agroalimentari della Puglia, fatte di pratiche, espressioni, conoscenze, abilità e saperi, tramandate e racchiuse nel concetto di dieta mediterranea, dichiarata Patrimonio dell’Umanità. A Bari,alla scoperta delle filiere agricole (quelle dell’olio, del vino, dell’ortofrutta e del lattiero-caseario) e del know-how agroalimentare, sullo scenario di un mutevole paesaggio agricolo. A Foggia, per porre l’accento sulla ricerca scientifica capace di valorizzare il patrimonio produttivo agricolo pugliese .
Sarà dato spazio alle realtà imprenditoriali che hanno investito per crescere e innovare, a quegli imprenditori agricoli che rischiano, si reinventano, scommettono, fanno sistema e lavorano per garantire ottima qualità delle proprie produzioni, sicurezza alimentare e tutela del paesaggio rurale.Si esibirà la varietà degli oltre 220 prodotti agroalimentari, descritti nelle schede dell’Atlante dei Prodotti Tipici di Puglia – che partono dagli oli d’oliva, ai vini, ai cereali, farina/pasta, alla frutta fresca e secca, e verdure, al pesce, ai latticini e alle carni per arrivare ai numerosi condimenti e spezie, ed infusi testimoniando l’impegno sempre vivo al rispetto del territorio e della biodiversità, con uno sguardo attento verso l’innovazione.In pochi anni la Puglia agricola si è vista riconoscere l’alta qualità dei propri prodotti, legati a storia e tradizioni, ottenendo 8 DOP al ‘Pane di Altamura’, al formaggio ‘Canestrato pugliese’, alle olive ‘Bella della Daunia’ e agli oli ‘Collina di Brindisi’, ‘Dauno’, ‘Terra di Bari’, ‘Terra d’Otranto’ e ‘Terre Tarentine’, 26 DOC e 6 IGT ai vini, e le IGP per le “Clementine del Golfo di Taranto” (riconoscimento nel settembre 2003), il limone ‘Femminello del Gargano’ (riconoscimento nel dicembre 2005) e il ‘carciofo brindisino’, oltre ai 194 prodotti agroalimentari regionali riconosciuti ‘tradizionali’ dal Ministero delle Politiche Agricole.
In particolare a Foggia sarà organizzata un’esposizione presso la Fiera dell’Agricoltura finalizzata ad evidenziare le attività del mondo della ricerca per favorire la valorizzazione delle produzioni agroalimentari, attività che verranno anche sottolineate in un convegno dal titolo : ” Agricoltura e qualità: evoluzione e innovazione delle tecniche agronomiche per il miglioramento qualitativo dei prodotti agricoli, quale base per l’agroalimentare di qualità” . Inoltre, ad animare le giornate foggiane, ci saranno una serie di guerrilla gardening ad opera di studenti della Facoltà di Agraria che in varie aree verdi della città piantumeranno piante di corbezzolo come simbolo della bandiera italiana (il corbezzolo ha contemporaneamente fiori bianchi e bacche rosse tra un bellissimo fogliame verde).Con guerrilla gardening si intende una forma di giardinaggio politico, una forma di azione non violenta diretta, praticata soprattutto da gruppi ambientalisti. Questi movimenti sono solitamente legati a problematiche riguardanti i diritti della terra. Gli attivisti rilevano un pezzo di terra abbandonato, che non gli appartiene, per farci crescere piante o colture.Con una azione di guerrilla gardening tutta tricolore gli studenti foggiani staranno lì ad affermare il valore della territorialità come elemento di unione dell’Italia nel pieno spirito di tutti i “150 anni di Scienza” dell’ Italia e come motto auspicante per il futuro della nostra nazione.
anton.mancini@libero.it