FOGGIA, 13/05/2022 – (gazzettamezzogiorno) «Risulta legittima la scelta di prevenire che determinate situazioni di potenziale pericolo scaturente dalla disponibilità di armi possano eventualmente degenerare, proibendo la detenzione delle medesime a chi intrattiene rapporti di parentela e frequentazione con soggetti controindicati».
E’ la motivazione con la quale il Tar Puglia ha rigettato il ricorso presentato dal figlio dell’ex gip del Tribunale di Bari, Giuseppe De Benedictis, che aveva impugnato il decreto prefettizio di divieto di detenzione delle armi, delle munizioni e delle materie esplodenti disposto nell’ottobre 2021. Le armi in questione sono circa 1.300 pezzi della collezione storica dell’ex gip (condannato in primo grado a 9 anni e 8 mesi di reclusione per corruzione in atti giudiziari e attualmente a processo dinanzi al Tribunale di Lecce per la detenzione di un arsenale clandestino), intestate anni fa al figlio dell’ex magistrato. Il provvedimento della Prefettura faceva seguito ad una proposta fatta dai carabinieri di Bari nel maggio 2021, quando De Benedictis fu arrestato. (gazzettamezzogiorno)