É successo in Emilia Romagna, più precisamente a Riccione. Nel 2014, una signora originaria di Foggia, C.M., crea una onlus, di cui diventa presidente, dal nome Butterfly. La 35enne era molto attiva per quanto riguarda i temi del sociale e, come racconta La Verità, organizzava continuamente, manifestazioni, marce, eventi, incontri per parlare della problematica della violenza sulle donne e difendere i loro diritti.
Madri, compagne violentate psicologicamente e fisicamente, che nella M. vedevano una persona di cui fidarsi, che le avrebbe aiutate a uscire dal baratro e ritrovare finalmente la felicità. E invece, la donna, si è rivelata l’artefice di una terribile trappola.
Le sue pazienti, vittime di un sistema illecito che lucrava sulle sofferenze di donne ferite e abusate.