Foggia – Il giorno, o meglio, la “festa” del giuramento per ogni nuovo “Dottore” iscritto all’Albo dei Medici Chirurghi ovvero degli Odontoiatri deve essere il momento di affermazione dell’ “Essere Medico” e l’occasione per sugellare il patto morale che ogni Medico stipula con la Comunità di appartenenza nel momento in cuisi accinge al cimento della professione.
I giovani Medici, pertanto, Domenica 17 Settembre 2023, alle ore 9:30, nell’auditorium dell’Ordine dei Medici intitolato al dottor Pasquale Trecca, giureranno fedeltà ai principi etici e deontologici dinanzi ai rappresentanti della professione, i colleghi del Consiglio Direttivo dell’Ordine, alla presenza dei massimi esponenti del Mondo Accademico, il Magnifico Rettore, Prof. Lorenzo Lo Muzio, ed il Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli Studi di Foggia, Prof. Maurizio Margaglione, e di fronte alla Collettività, rappresentata dalle proprie famiglie.
Nella speciale occasione il Consiglio Direttivo, per sottolineare l’importanza del patto, fatto di regole e di autogoverno, che i giovani colleghi sottoscrivono in tale occasione, ha inteso additare loro, quale fulgido esempio di “Buona Medicina”, la splendida figura di un professionista schivo, ma tenace ed eroico, quale il dottor Diego De Mita, medico condotto in Foggia nella prima metà del secolo scorso, il quale, durante i terribili giorni dell’Estate di guerra del 1943, che videro la città di Foggia ripetutamente e pesantemente bombardata, devastata dalla distruzione degli edifici, martoriata dalla perdita di migliaia di vite umane, si prodigò, solo fornito di uno zaino militare contenente i pochi farmaci e presidi medici disponibili, per portare soccorso e conforto alle vittime di quel conflitto, oltre a svolgere quotidianamente nel proprio studio e a domicilio dei pazienti, soprattutto poveri ed indigenti, la propria benefica attività professionale.
Il Giuramento dei medici neo-iscritti e il ricordo solenne della figura di un medico, fulgido esempio della “Buona Medicina”, si svolgono, comunque, in un clima di “festa” aperta alla Collettività di Capitanata per sottolineare che il mondo della Medicina è corpo e parte integrante della nostra Società, non è casta, né membra separate, gelose dei propri privilegi.