(Repubblica Bari).”Esistono legami fra avvocati e clienti che vanno oltre il lecito, ma sono una sparuta minoranza. L’Ordine interviene per quel che è il suo compito: spesso, però, veniamo a conoscenza delle vicende giudiziarie in maniera poco tempestiva e riusciamo ad agire in ritardo”: il presidente dell’Ordine forense, Giovanni Stefanì, interviene nel dibattito che si è aperto dopo la nomina del procuratore Roberto Rossi e il suo forum a Repubblica. Il magistrato ha parlato di “troppa ricchezza non giustificata in città”. Poi, sempre a Repubblica Bari, il comandante regionale della guardia di finanza, generale Francesco Mattana, ha fatto riferimento a “professionisti che stanno aiutando la criminalità a mettere le mani sui fondi Covid” e il presidente dei commercialisti, Elbano De Nuccio, ha ribadito che “le possibilità di infiltrazioni nell’economia sono reali e sono state già segnalate alla prefettura”.
Di seguito un passaggio dell’intervista a firma di Chiara Spagnolo.
Il generale Mattana ha fatto riferimento a professionisti a disposizione della criminalità per intercettare illegalmente i fondi Covid. Si tratta di avvocati e commercialisti.
“Premetto che ho difficoltà a definire queste persone professionisti, perché i professionisti sono coloro che mettono la propria competenza al servizio della collettività. Purtroppo è vero che a volte avvocati o commercialisti si mettono a disposizione della criminalità. Nel nostro Paese abbiamo due mali grandissimi: la corruzione dilagante e la criminalità organizzata, spesso intrecciati fra loro, nonché un’involuzione sociale di grande portata a cui lo Stato deve rispondere con una vera azione di prevenzione”.
Il ruolo dell’Ordine rispetto a comportamenti scorretti è fondamentale, però, perché serve a isolare chi non agisce secondo le regole.
“È vero, ma potremmo svolgere un ruolo più collaborativo e determinante se fossimo messi a conoscenza dei procedimenti giudiziari più tempestivamente. Spesso li apprendiamo dalla stampa, in taluni casi ho dovuto io stesso chiedere copia degli atti giudiziari per poter avviare i procedimenti”. (Repubblica Bari)