Manfredonia (Foggia), 13/12/2021- “Notizia di cronaca: brutale aggressione a 18enne “bullizzato da un branco” per futili motivi finisce in Pronto Soccorso. Cinque punti di sutura. Sono cinque o forse cinquantacinque anche i “punti” che prende (e perde) Manfredonia, che prendono (e perdono) tutti i suoi cittadini. Per l’ennesima volta ci sentiamo raccontare la cronaca di episodi di violenza che si perpetuano nella nostra città per mano di ragazzi, di giovani. I nostri giovani.
Tutti noi ricordiamo l’episodio della rissa avvenuta qualche mese addietro nel pieno centro del paese tra ragazzi (compresi minorenni) armati di catene e spranghe. Ed è ancora impressa nella nostra memoria l’episodio di qualche settimana fa del ragazzo sanguinante soccorso nel nostro nosocomio a seguito di un brutale pestaggio da suoi coetanei. Non abbiamo dimenticato la toccante lettera del Primario del Pronto Soccorso che lo aveva curato e che lamentava la brutalità di certi atteggiamenti dei giovani di oggi. Ed ecco adesso l’ennesima brutta notizia! Ma cosa sta accadendo a questi ragazzi? Quali sono le ragioni per cui un tempo (ai nostri tempi) riuscivamo a divertirci anche solo trascorrendo infinite ore a chiacchierare e scherzare tra coetanei socializzando sui gradini di una chiesa o sul “muretto della villa” e adesso quegli stessi ragazzi (cioè noi qualche decennio addietro) sentono il bisogno di divertirsi insultando, picchiando, offendendo i loto coetanei?
E’ la mancanza di valori? La carenza di educazione? Il permessivismo da parte di genitori condiscendenti ed il troppo benessere concesso in famiglia? O semplicemente assenza di controlli da parte degli organi preposti? E’ dificile dare una risposta univoca, capire le cause di tanta violanze che – paradossalmente – potrebbe anche solo derivare da stereotipi sbagliati imposti dal mass media e dai social. E, laddove non si ha certezza delle cause, si ha sicuramente contezza della gravità di queste nefandezze, di tutta questa violenza gratuita e delle sue conseguenze anche morali e sociali sul soggetto che le subisce.
Tutti noi ricordiamo il monito di Padre Franco Moscone rivolto alla cittadinanza di Manfredonia di cambiare rotta, di non perdere la speranza…e di RIALZARSI sul fondamento della legalità. Ragazzi è anche questo RIALZARSI: abbandonare questi atteggiamenti da bullo, da violento, da intollerante verso la diversità e rispettare sempre il proprio vicino… senza pregiudizi e senza offese.
Oggi più che mai noi di AZIONE Manfredonia chiediamo ai nostri ragazzi proprio questo: abbiate la forza e l’orgoglio di reagire a tale condizione di malvagità, prendete le distanze da atteggiamenti corrosivi, coltivate la comprensione, tollerate la diversità. E soprattutto pretendente da voi stessi di realizzare PER IL VOSTRO STESSO BENE un futuro diverso e bello, fatto di rispetto, di sani valori e di buoni rapporti sociali (e non solo social).
Ragazzi… ripredentevi il vostro FUTURO”.
Lo riporta Manfredonia in Azione.
Certe volte, anzi spesso, penso che chi scrive ste cose, queste notizie, e si pone certe domande, venga da un’altra città, da un’altra provincia, da un’altra regione, da un’altra nazione, da un altro continente…da un altro mondo.
Lo sanno pure le pietre che i ragazzi e ragazzini di oggi si fanno a bestia con alcool e droghe. Sono quelli che poi si ammazzano quasi tutte le sere, che creano il caos in città, non solo a Manfredonia, ma dappertutto.
Volete sapere di chi è la colpa secondo me? Dello Stato, dell’Italia. Perché solo in Italia c’è un sistema giuridico e giudiziario che ti consente di fare ciò che vuoi rischiando molto poco. Solo in Italia il delinquente, il criminale, è tutelato e osannato. Solo in Italia ognuno si permette di andare fuori di testa ogni sera con la consapevolezza di non essere punito.
La famiglia…… La società…… Internet…. Fesserie.
Io ho una certa età ormai e sinceramente i bulletti ragazzini già c’erano allora, solo che non facevano notizia come oggi con i media che esistono. L unica cosa che addrizzerebbe questi tipi sono le mazzate ma legalmente non si può, perciò rassegnatevi a tenerveli voi e i vostri figli i loro figli oppure fuggite dal paese.
LO STATO SIAMO NOI, CON IL NOSTRO COMPORTAMENTO CREAMO IL CONTESTO.
GARDATE COSA SUCCEDE NELLO STESSO STATO, STESSA POLITICA, STESSO GOVERNO.
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