Foggia, 14 gennaio 2022 – «”ITALEXIT PER L’ITALIA” continua la LOTTA SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE, con una petizione rivolta al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, ai Ministri del Governo, ai Parlamentari della Repubblica, per richiedere la CESSAZIONE dell’ORMAI INACCETTABILE LEGISLAZIONE DI EMERGENZA e lo stop della vaccinazione pediatrica anticovid19 e CON UNA NUOVA CAMPAGNA per una grande azione di sensibilizzazione ed informazione
A Foggia sabato 15 gennaio 2022 dalle 18.30 alle 20.30 e domenica 16 gennaio 2022 dalle 11.00 alle 13.00 in v.le XXIV MAGGIO, marciapiede antistante Banca d’Italia, sarà attivo il gazebo di “ITALEXIT” per la raccolta delle firme». Inizia così la nota diffusa dall’avv. Marcello Mariella, rappresentante foggiano del partito di Gianluigi Paragone, Italexit.
«Il partito fondato dal Senatore Gianluigi Paragone è oggi l’unica forza politica in Italia a difesa dei valori costituzionali vilipesi dal governo Draghi, e per questo chiede l’immediata cessazione dello stato di emergenza proclamato il 31 gennaio 2020 ed oggi illegittimamente prorogato sino al 31 marzo 2022. Il decreto legislativo numero 1 del 2008 (Codice della Protezione civile), all’articolo 24, comma 3, così recita: “La durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale non può superare i 12 mesi, ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi”. Per cui il presidente Mattarella firmando il D.L. 24 dicembre 2021, n. 221, con il quale il governo ha prorogato lo stato di emergenza, ha firmato un atto illegittimo. ITALEXIT si batte per rilanciare su tutto il territorio nazionale la lotta contro le vessazioni e i ricatti di Stato, e l’anacronistico investimento a senso unico da parte del Governo sulla SOLA scommessa vaccinale, che rischia di paralizzare il Paese e di creare profonde ed insanabili lacerazioni sociali. Una lotta a difesa delle libertà e dei diritti dell’Uomo e del Cittadino, che è un pezzo fondamentale della lotta per l’”italexit”.
La petizione SI FONDA sulle seguenti principali argomentazioni:
1) l’ingiustificabile voler perpetuare una legislazione di emergenza che oggi ha poco a che fare con la tutela sanitaria collettiva ma che sicuramente comprime i diritti fondamentali delle persone con disastrose conseguenze di natura sociale ed economica;
2) si tratta di una sperimentazione durata pochi mesi e fatta su un campione assai esiguo di bambini (solo 2260 bambini, oltretutto di età compresa tra i soli 12 e 15 anni), fatto questo che rende assai preoccupante l’attendibilità dell’autorizzazione data da EMA (Agenzia Europea del Farmaco) ed AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), autorizzazione comunque solo “raccomandata” e pur sempre “condizionata”, come in quest’ultimo caso già era stato per gli adulti;
3) al solo fine dichiarato di voler tutelare la popolazione adulta e anziana, viene addossato sui bambini un paradossale carico di rischi personali che rende eticamente e moralmente deprecabile l’avvio della campagna vaccinale pediatrica in oggetto; la nostra Costituzione non ammette infatti il sacrificio della salute di ciascuno per la tutela della salute degli altri (Corte Costituzionale, sentenza 14-22 giugno 1990 N. 307);
4) l’impossibilità di escludere rischi nel medio-lungo termine;
5) i limiti, comunque dimostrati, dalle autorizzazione condizionate al commercio dei farmaci, anche sulla loro sicurezza a breve termine».