Stato Quotidiano, 14 gennaio 2021. È rimandata ad altra fase politica l’intesa fra la Lega e il movimentismo e il civismo, uno dei perni su cui basa la sua strategia politica il centrosinistra e in particolare Michele Emiliano. “Senza polemica” – scrive in una nota il consigliere de “La Puglia domani” Paolo Pagliaro, indicato al tavolo del centrodestra come rappresentante dell’opposizione per i grandi elettori dalla Puglia- ha fatto un passo indietro, ma sottolineando al sua amarezza.
“Nella scelta dei grandi elettori per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica ha deciso Roma– dice Pagliaro- c’è stata un’intesa tra i partiti nazionali che ha assegnato la rappresentanza della Puglia a Fratelli d’Italia e quella della Toscana alla Lega. Ne ho preso atto, senza polemica e senza giochetti che non mi appartengono, e ho deciso di fare un passo indietro sostenendo il collega di FdI. Resta l’amarezza per un accordo di spartizione calato dall’alto all’ultimo momento, praticamente alla vigilia del voto, senza tener conto degli equilibri messi in piedi a fatica, per convergere su un candidato autorevole che potesse rappresentare tutto il centrodestra pugliese nella partita dell’elezione del nuovo capo dello Stato”.
Grandi elettori dalla Puglia, la Lega ha scelto il consigliere Paolo Pagliaro
“Il centrodestra – prosegue la nota- continua ad ignorare il civismo e il movimentismo e i suoi esponenti, arroccandosi nel fortino assediato che porta alle sconfitte ovunque, a livello nazionale, regionale, provinciale e nei singoli Comuni.
La linea dell’arroganza politica ancora una volta mortifica i territori e il valore delle sue risorse umane.
Ringrazio chi ha sostenuto la mia candidatura a grande elettore, in primis la Lega, che si è aperta ai movimenti territoriali comprendendo che è la sola via per allargare il consenso e ritrovare il contatto con i cittadini sempre più distanti da una politica che non li rappresenta. È questo il modello che sta consentendo a chi governa questa regione di vincere, ma il centrodestra si ostina a non voler vedere e continua ad ignorare la fatica quotidiana di chi s’impegna per il futuro del territorio”.