FOGGIA, 14/05/2022 – (gazzettamezzogiorno) La gestione finanziaria del comune di Lucera prosegue spedita verso il suo risanamento. A dimostrarlo, il rendiconto dell’esercizio 2021, approvato a maggioranza dal consiglio comunale.
«Larga prospettiva dei numeri e non delle chiacchiere» ha chiosato il sindaco Giuseppe Pitta nel commentare la positività del risultato di amministrazione dell’anno scorso. Una frase che vuole essere una plastica stoccata all’indirizzo dell’opposizione «tutoliana». Ma il rischio è sempre dietro l’angolo. E tecnicamente a rilevarlo è il dirigente economico-finanziario dell’ente, Raffaele Cardillo.
Il direttore di ragioneria lancia un campanello d’allarme, corroborato in tal senso dai revisori dei conti. Viene rimarcata la scarsa capacità della riscossione in tema di “entrate” che tocca il 67% del dovuto. L’altro 33% dove va a finire contabilmente? Nel fondo crediti che attualmente conta svariati milioni di euro. Il rischio è che se aumentasse a dismisura, il disavanzo finirebbe per travolgere nuovamente la gestione dei conti conti municipali. Dove si annida il pericolo? Soprattutto nell’incapacità di riscuotere per intero la tassa rifiuti (Tari). I residui attivi di questa entrata – per gli anni 2020 e 2021 – superano di parecchio i 3 milioni di euro. Una cifra mostruosa. Le cartelle sono partite all’indirizzo di morosi, colpevoli e incolpevoli. (gazzettamezzogiorno)
Se gli evasori andassero in galera le cose sarebbero differenti. Ma siamo in Italia.