Il complesso e tortuoso sistema della legge elettorale attuale rappresenta una vera negazione del principio di rappresentanza su cui si basa la nostra architettura costituzionale. Un referendum abrogativo mira a smantellarlo, e in Capitanata sono più di 70 i membri del comitato promotore provinciale “Io voglio scegliere”, guidato dal coordinatore Giulio Colecchia.
“Oggi gli eletti in Parlamento non rappresentano gli elettori, ma solo i partiti che compilano le liste elettorali chiuse, e all’elettore rimane solo il compito di ratificare queste liste”, spiega Colecchia. “Questo sistema, che scoraggia l’elettore, favorisce la professionalizzazione della politica, non nel senso di professionalità, ma di persone che fanno della politica una carriera professionale”.
Il comitato provinciale promotore del referendum per la modifica del Rosatellum, la legge elettorale del 2017, ha presentato i quattro quesiti referendari e la legge di iniziativa popolare sul voto di preferenza nei collegi plurinominali presso la Sala del Consiglio di Palazzo Dogana.
Il referendum interviene sulle parti della legge elettorale che “tolgono all’elettore il diritto di scegliere i propri rappresentanti”. Alla presentazione ha partecipato in videoconferenza anche Sergio Bagnasco, vice presidente del comitato referendario nazionale.
“Negli ultimi trent’anni, sono stati i partiti e le segreterie a decidere chi doveva stare in Parlamento, e noi abbiamo solo potuto mettere una croce su un partito”, ha affermato Bagnasco durante il suo intervento rispondendo alle domande dei giornalisti.
Il referendum cerca di invertire questa tendenza: “La persona eletta deve rispondere agli elettori del proprio operato, e non al capo partito”. L’iniziativa punta ad affermare il principio della rappresentanza.
Si usano parole forti per mobilitare le masse e raccogliere le firme necessarie: 500.000 a livello nazionale. Bagnasco ha definito l’attuale legge elettorale come “truffaldina”, sostenendo che rappresenta un “attentato ai diritti costituzionali dei cittadini”.
Abolendo il meccanismo del voto congiunto, “scardiniamo questa legge elettorale e restituiamo libertà all’elettorato, sistematicamente violata”.
Accanto a Giulio Colecchia, si schierano Riccardo Rignanese, vice segretario provinciale del Partito Socialista, e sua figlia Stefania Rignanese, consigliera comunale di maggioranza a Foggia, insieme a Giuseppe De Sabato, consigliere comunale di Lucera, e suo figlio Antonio De Sabato, consigliere comunale di opposizione a Foggia.
Fanno parte del “nucleo centrale” del comitato provinciale anche Francesco Checchia, Giovanni D’Elia, Valentina Di Corcia, Alcide Di Pumpo, Mario Forcella, Franco Granata, Emilio La Manna, Michele Lapollo, Pino Marasco, Lelio Pagliara, Maria Sanna e Giuseppe Santelia.
Colecchia ha precisato che partecipano a titolo personale, ma ciascuno dei rappresentanti ha un background e partecipa ad associazioni e movimenti che stanno sensibilizzando senza nessuna imposizione. “Sono aperture, più di natura sociale e civile che politica”, ha aggiunto.
Il comitato, ha spiegato Colecchia, è formato da oltre 70 persone che hanno scritto direttamente a Roma dichiarando la propria disponibilità e interesse a promuovere il referendum.
In sintesi, i quattro quesiti del referendum puntano a eliminare le soglie per liste e coalizioni con la distribuzione dei seggi in base al risultato; abolire il voto congiunto tra candidato nel collegio uninominale e candidati nel plurinominale; eliminare l’esenzione dalle firme per i partiti già presenti in Parlamento e fermare le pluricandidature nei collegi plurinominali.
La raccolta firme inizierà il 16 giugno. I cittadini potranno firmare sul sito www.iovoglioscegliere.it (al costo di 90 centesimi per coprire le spese della piattaforma), ai gazebo che saranno allestiti nei prossimi mesi dal comitato e nelle segreterie degli uffici comunali.
È un tema complesso, e “non è facile smuovere le pigrizie e le rassegnazioni”, ammette anche Giulio Colecchia. “Interessarsi della legge elettorale è scomodo, ma necessario”.
Lo riporta FoggiaToday.