Nota del vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“Ho visitato il carcere di Foggia e devo ammettere di aver vissuto un’esperienza toccante, per l’ennesima volta, perché se la pena deve avere una funzione rieducativa, devono esserci anche le condizioni strutturali perché ciò avvenga. Ebbene, il carcere foggiano ospitava, qualche giorno fa, in occasione della mia visita, ben 637 detenuti a fronte di 362 che andrebbero ospitati secondo la normativa. Ho potuto verificare le condizioni di vita all’interno della struttura, constatando, purtroppo, l’assenza di luoghi adeguati alla funzione riabilitativa e risocializzatrice della pena ed altre, gravi, criticità. Per questo, ho scritto al Garante dei Detenuti, ritenendo improcrastinabile un’azione condivisa per migliorare le condizioni di vita di chi sta scontando la sua pena. Inoltre, c’è un’altra emergenza: la carenza di personale penitenziario. Basti pensare che, in base alla popolazione carceraria, a Foggia occorrerebbero almeno 50 unità in più, senza considerare che, entro il 2020, circa ventotto agenti andranno in pensione. Si tratta di personale costretto a turni di lavoro massacranti pur di garantire la sicurezza all’interno del carcere.
Non solo: a Trani, per esempio, dove i detenuti sono circa la metà, c’é un numero di educatori pari ad oltre il doppio rispetto a Foggia, in cui ce ne sono soltanto 4, dei quali due a tempo pieno e gli altri part-time. A Verona, la casa circondariale che ha circa cinquecento detenuti (quindi in numero sensibilmente inferiore a Foggia) ha però un organico delle forze di polizia penitenziaria pari quasi al doppio dell’istituto foggiano. Tanto basta a disegnare un quadro preoccupante, che abbraccia più aspetti. Di tanto parlerò con il Garante, che ringrazio per la disponibilità, in occasione dell’incontro già fissato per martedì 17 settembre”.
Sapesse quanda gente fuori è in pessime condizioni, gente che non è stata artefice del proprio destino (anziani disabili) l’unica differenza è che i politici di sinistra non li vanno a compiatire.
Assassini, truffatori e delinquenti di vario tipo… Diamogli una medaglia e un vitalizio oltre che ad una bellla cella singola di 25 metri con idromassaggio… C’è gente che merita di marcirci in cella altro che pessime condizioni.
Gent.mo Sig. Gatta senza togliere nulla alla dignità dei detenuti ma ha mai saputo quanti manfredoniani vivono di stenti Edvige in condizioni precarie con le famiglie ? Ê vero siamo tutti esseri umani paro dignità a tutti sia chiaro . Però si occupi prima delle famiglie di Manfredonia quali sue compaesane solo un consiglio che Le do poi faccia Lei