INSISTE il commissario prefettizio nella caccia agli evasori dei tributi comunali e nel mettere ordine nelle finanze locali. L’ultimo provvedimento, in ordine di tempo, è il “Regolamento disciplinare delle misure preventive per sostenere il contrasto dell’evasone dei tributi locali”, emanato dal commissario prefettizio al comune di Manfredonia, Vittorio Piscitelli, con deliberazione adottata con i poteri del consiglio comunale. “La norma scaturisce – rileva il commissario Piscitelli – dalla constatazione che, frequentemente, i titolari di attività commerciali, concessioni demaniali ed esercenti di pubblici esercizi in genere, non sono in regola con il versamento dei tributi comunali“.
UN ESECRABILE modo di fare piuttosto diffuso che oltre a creare inammissibili discriminazioni tra chi osserva le leggi e paga e chi invece se ne infischia, produce un danno alle casse comunali. Un intervento quello di Piscitelli, che si aggiunge a diversi altri adottati in tema di contrasto alla evasione tributaria, nell’intento di riportare giustizia sociale e legalità negli atti amministrativi, che hanno prodotto, ad osservare gli effetti delle norme introdotte, evidenti effetti.
“A NORMA del Regolamento comunale di cui sopra, il mancato pagamento dei tributi comunali comporta il diniego, la sospensione e la revoca dell’autorizzazione> è rimarcato nel comunicato pubblicato sul sito del comune di Manfredonia che riporta alcuni stralci specifici.
IN PARTICOLARE gli articoli dal 3 al 6 riguardanti rispettivamente: soggetti che si trovano in irregolarità tributaria nei confronti dell’Ente: “non è consentito il rilascio di licenze, autorizzazioni, concessioni e dei relativi rinnovi, segnalazioni certificate di inizio di attività uniche ovvero condizionate”; modalità di verifica in caso di rilascio di nuove istanze: “alla ricezione di segnalazioni certificate di inizio attività, uniche o condizionate, concernenti attività commerciali o produttive, l’ufficio preposto procede a richiedere all’ufficio tributi dell’Ente l’attestato di regolarità tributaria del soggetto istante“; modalità di verifica delle istanze già autorizzate: “l’ufficio competente alla gestione dei tributi provvederà ad avviare l’attività di verifica delle posizioni trasmesse dandovi priorità nell’ambito delle proprie attività di verifica e comunicandone gli esiti all’ufficio”; trasformazione, fusione, scissione di società, cessione di ramo di azienda: “la società ovvero l’ente risultante dalla trasformazione, ovvero fusione anche per incorporazione, ovvero il soggetto cessionario di ramo di azienda, subentra negli obblighi della società trasformata, fusa, o del cedente, relativi al pagamento dei tributi comunali e delle relativi sanzioni, nonché al pagamento delle somme dovute per tributi dovuti anteriormente alla trasformazione o cessione“.
“L’UFFICIO competente pertanto – insiste la nota del commissario – non rilascia licenze, autorizzazioni, concessioni e relativi rinnovi, segnalazioni certificate di inizio di attività uniche ovvero condizionate, concernenti attività commerciali ovvero produttive, nei casi in cui rilevi l’irregolarità tributaria riferita al cedente ovvero alla società/ente che si trasforma”.
E’ EVIDENTE che nella corretta ed equanime applicazione del queste come di altre norme, ruolo fondamentale assumono i controlli ai vari livelli amministrativi senza dei quali ogni attività di prevenzione e di legalità non sortisce gli effetti dovuti.
Michele Apollonio
E ai cittadini che non pagano? Gli si toglie la residenza?
👅👅👅👅👅 Io lecco, tu lecchi