Posizione unanime delle OO.SS. e delle Istituzioni è la salvaguardia dei posti di lavoro e del sito industriale “ma vi è la necessità per poter dare concreto sostegno alla vertenza di avere chiarezza sulla reale situazione aziendale che attualmente manca”.
“Un incontro utile per stabilire una linea comune di prosieguo per quanto riguarda le OO.SS. e le istituzione, dove si è convenuto di sollecitare il tavolo al M.i.S.E. ma allo stesso tempo proseguire il confronto anche sul tavolo locale a cui far partecipare anche la Regione Puglia. Nulla di fatto dal punto di vista dell’azienda che è ferma sulle date dello spegnimento del forno e quelle dell’avvio delle procedure di cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi”.
“Si continua a registrare la posizione aziendale di non volere/potere rappresentare nel concreto un piano industriale perché legato alla ristrutturazione del debito dell’intero gruppo Sangalli. Proprio a tal fine è stato richiesto all’Azienda se era disponibile ad un incontro sempre su convocazione del Prefetto Luisa Latella al Pool di Banche coinvolte nella ristrutturazione del debito della Sangalli Group, dopo il primo netto rifiuto da parte dei rappresentanti della Sangalli, su sollecitazione del Prefetto hanno chiesto tempo per rifletterci sopra”.
“Come OO.SS.- dice Martino Benedetto Segretario Generale della UILTEC Macro Area BAT-FOGGIA – inoltreremo nei prossimi giorni formale richiesta al Prefetto affinché si realizzi questo incontro col Pool di Banche interessate, perché solo così avremo chiaro il reale quadro della situazione e riusciremo a capire se e quale tipo di futuro si prevede per il sito di Manfredonia. Troppi dubbi e troppe contraddizioni stanno continuando ad esserci sui tavoli di confronto. Speriamo la chiarezza arrivi presto e non quando sarà troppo tardi”.
Redazione Stato@riproduzioneriservata
non preoccupatevi è arrivata anche la scadenza di quest’altra. Anche loro prendono tempo per salutare voi poveri operai come hanno fatto con tutti noi evoglia a fare tavoli ormai hanno deciso da tempo cosa fare non è un fatto nuovo
Si chiudeeeeeeeeeeeee state certi …l’azienda ha fatto i suoi conti…magazzini pieni…crisi in corso…va in passivo ogni mese…il prefetto…il sindaco …solo chiacchiere e tavoli…se l’azienda va in passivo non gli resta che chiudere…iniziate a guardarvi in giro…la mobilita’ termina subito…in bocca al lupo..
ormai nn c’e piu nulla da fare…… tutto è compiuto……. sindaco e consiglieri ora faranno vetrina pre elettorale….. promettendo… fumo (nn quello pakistano)….
per il resto sangalli ha deciso…. come sempre… si CHIUDE e per sempre..
che fà tanto abbiamo il carnevale. l’agenzia del turismo, il museo del mare, il luc, le piste ciclabili………la piscina comunale
Operai della sangalli rispondono: considerando la crisi mondiale,i lavoratori della sangalli hanno piena fiducia verso le istituzioni politiche e sindacali e nei confronti del proprio datore di lavoro e della dirigenza delegata
Invitiamo voi tutti a non spettegolare sui reali problemi della nostra azienda.
vota…….. .lui si che metterà a posto tutto.abbiate fede.
inizio mobilità giugno 2015 cesserà giugno 2017.
e poi evviva evviva la befana
Caro Sangalli senza fare tanti giri di parole tanti tavoli e tavolini, senza la tua presenza, tante scuse e problematiche abbi le cosi’ dette palle di annunciare la voluta chiusura del sito di Manfredonia!!! Siamo gia’ stufi di tutto questo teatrino!!! Affronta gli operai e raggiungi un accordo con loro perché’ la maggior parte di loro ti hanno dato tanto e non meritano tutto questo! Ogni tanto bisogna comportarsi anche da uomini e non sempre da imprenditori!
30 anni e non cambia mai la politica manfredoniana! Non diamo la colpa agli imprenditori, loro ci provano ed i politici gli danno spago! Vorrei tanto che i loro figli paghino per le loro colpe!
Mi dispiace molto per i dipendenti di questa fabbrica, umanamente sono vicino a loro. Manfredonia, terra che non valorizza!
Siate fiduciosi sangalli vetro non chiuderà un po di cassa e poi si continuerà a lavorare .un po di ottimismo migliorerà le cose. Se voleva chiudere lo avrebbe fatto già da tempo, l.impianto produce ancora il 90% di rendimento.visto che c.è un po di crisi e comunque si deve rifare il forno, ci si approfitta x usufruire di qualche legge a suo favore tranquilli.e chi sta fuori dalla. Azienda non scriva cavolate perché la gelosia e un brutta emozione che purtroppo è ai massimi livelli qui a manfredonia brotta razza. …
x gino .
questo signore non si lascia niente.il forno lavorerà fino all’ultimo giorno-e poi si chiude .
avvertenze ai lavoratori non può essere concessa cassa integrazione se non c’è un programma di rilancio aziendale.poi dal 2015 non esistono più accordi sociali ,ma solo sostegno al reddito per una durata massima di due anni ,e a disposizione del ente comunale .mettete i piedi a terra non sognate,voi non siete gli operai di serie a ,siete =ad latri .
stai tranquillo sapete tutto voi!!!!!!!! tutte le leggi tutte le mosse il forno lavorera non lavorera noi che ci lavoriamo non sappiamo tutte ste notizie,ma fatevi i fatti vostri che noi ce la vediamo noi scommettiamo che lavoreremo altri e 15 anni?? ciao
L’azienda è in crisi? Ok, che chiuda pure ma deve farci capire dove sono i deficit maggiori, se allo stabilimento del nord o a questo e che fine farà tutto il materiale, acquistato nuovo, per questo stabilimento…
Se hanno deciso di chiudere, che vadano via da questa terra generosa, ma non da portarsi via nemmeno le proprie mutante.
Sei venuto qui per i nostri soldi, hai messo un impianto con i nostri soldi e sudore, non hai apprezzato la nostra generosità e cordialità e ci rivolti le spalle? Sei ………
A tutti i lavoratori non permettete di portarsi via nemmeno un bullone……
Giusto!!! Neanche un bullone.
Il tipo ha preso .. soldi dalla regione Puglia e associati, praticamente lo stabilimento gratis. Per 10 anni ha guadagnato milioni e milioni, dove sono finiti? Ora che deve rifare il forno, non ha la minima intenzione di metterci 1 Euro. Però va da tutti, o manda i figlioletti, a piangere a destra e a manca. Intanto ha costruito un’ altro stabilimento a SanGiorgio, in un momento di crisi, senza un apparente motivo, ma il motivo c’è… lui aveva da sempre l’ intenzione di farlo lì ma in Friuli non trovava nessuno che gli desse 100 milioni di Euro a fondo perso. Ora il cerchio si chiude. Resta un solo stabilimento aperto, dove voleva lui, rigorosamente gratis, i conti nei paradisi fiscali colmi di moneta sonante (anche se dice di essere pentito e di aver fatto una sciocchezza) e Voi operai potete andare in paradiso con la sua benedizione.
ma state zitti
Ma per favore, basta polemiche..
I tavoli devono ancora concludersi.
Abbiamo avuto i frati indovino.
Che paese..
Ecco perché nn si fa mai nulla di buono.