MANFREDONIA (FOGGIA), 14/12/2022 – «Abbiamo voluto esaltare il taglio satirico e di denuncia con cui l’autore descrive i protagonisti borghesi della commedia!» dice Domenico Ammendola, il regista dello spettacolo.
La messa in scena di una delle opere più note, ma non più fortunate ai tempi, di Moliere del teatro Nove può leggersi con una doppia chiave. La prima come rappresentazione filologica dell’opera del maestro francese, con una fedele riproduzione dello spirito dell’epoca e dei tempi comici. Non poco per un’opera di quasi quattrocento anni. La seconda chiave di lettura è costituita dal framework, dalla cornice in cui si muovono i personaggi in costume: la scenografia essenziale ma anche semitrasparente che rende lo spettatore quasi un voyeur e rilancia visivamente l’attualità dell’opera. L’operazione diventa chiara quando con un fuori scena il regista diventa parte integrante dell’epilogo, anzi dei vari finali possibili scritti da Moliere. Il pubblico sipontino ha gradito entrambe.
Il Tartufo è andato in scena con Andrea Avanzi, Valentina Donatti, Carlotta Ghizzoni, Fabrizio Croci, Matteo Baschieri, Marco Santachiara, Chiara Baccarini; le musiche originali sono di Patrizio Maria D’Artista, i costumi di Marco Guyon – La Bottega del Teatro e le scene di NoveTeatro.