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LA DANNY BOY NEL PORTO DI MANFREDONIA – come detto, la nave Danny Boy è arrivata nel porto industriale di Manfredonia la mattina del 30 dicembre del 2009, con bandiera delle Bahamas, armatore greco, equipaggio filippino, “istituzionalizzato” con relativo contratto di regolamento. L’arrivo della nave era stato previsto inizialmente per la notte del 30, “ma causa pioggie – come dichiarato da un operatore dell’area – già alle ore 14 dell’ultimo giorno dell’anno sono partiti i lavori di scarico”. La nave è rimasta attraccata nel porto fino alla mattina di lunedì 11 gennaio. Ad una cooperativa locale il compito, dal successivo sabato 2 gennaio, di effettuare le operazioni di scarico, tramite delle brenne, vale a dire i cd ‘ragni’ delle gru da porto. Pari a 24.500 tonnellate il quantitativo di prodotto scaricato nel porto di Manfredonia, “grazie all’utilizzo di due gru fisse”. Le tariffe per le operazioni di scarico, stabilite dalle ditte del settore, sono di tipo ‘omnicomprensive’, relative anche ai lavori di pulizia delle banchine del porto. Indifferente, per la variazione della tariffa, il peso specifico del grano (secondo Inneo pari a 80/81 gr di peso specifico, tipico dei prodotti dell’area americana, “ottimi e preferiti a prescindere – come dichiarato da un funzionario di Coldiretti – dai trasformati di pasta nazionali, grazie ad un tasso proteico maggiore (presente nel grano duro americano) rispetto a quello del grano presente su area locale”. Varie ditte di autotrasporto si sono occupate dei lavori di pesatura. In base alle indagini effettuate in loco, e alle dichiarazioni raccolte da Stato, nessuna problematica relativa alla “effettiva qualità del grano” sarebbe insorta al momento dell’arrivo della Danny Boy nel porto di Manfredonia, dato che “in caso di incongruenze nella valutazione del prodotto – come dice un altro operatore intervistato da Stato sul porto, e presente al momento dell’attracco della nave – il carico sarebbe stato fermato-sospeso già la mattina del 31 dicembre”. Sono stati i funzionari delle sezioni locali della polizia marittima, oltre a medici Asl e funzionari dell’agenzia delle Dogane ad occuparsi delle pratiche relative all’accertamento, controllando all’interno delle stive della nave cargo, con bandiera delle Bahamas.”Il turno di scarico è partito già alle 14 – dice un lavoratore – le ditte spedizioniere dell’area sono coperte, nel caso di problematiche relative al prodotto, da polizze assicurative, stabilite con la vidimazione dello stesso armatore”.
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STEFANO A SOSTEGNO INNEO – “Condivido la preoccupazione del presidente provinciale di Copagri di Foggia, Luigi Inneo, rispetto alla introduzione in Puglia di prodotti cerealicoli da Paesi extraeuropei, a scapito delle nostre produzioni di qualità”. È quanto ha dichiarato l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno in merito alla denuncia del presidente Inneo sul grano proveniente dagli Stati Uniti. “Non ci soddisfa constatare – prosegue Stefàno – che avevamo visto giusto quando abbiamo detto di dover perseguire una battaglia sul tema della tracciabilità, impegnando l’identità delle nostre produzioni pugliesi a procedure che ne certifichino la filiera. Vediamo ancora poca attenzione su questo tema, invece, da parte del governo nazionale e di quello europeo, che dovrebbero avvertire di più la responsabilità di tenere maggiormente in equilibrio i sistemi territoriali. Anche come antidoto per un più veloce superamento della grave crisi tuttora in essere”. “Come pure – conclude – condivido la preoccupazione dello stesso presidente Inneo rispetto alla dichiarazione di stato di crisi da parte della Puglia e di altre regioni che il Ministero non ha ancora ratificato. Una ratifica che, sebbene non risolutiva dei problemi, sarebbe certamente di aiuto alle imprese agricole per affrontare l’attuale periodo di difficoltà”