Con le modifiche introdotte si consente all’emofilico di ricorrere all’autoinfusione, assicurando così la sua indipendenza dai presidi sanitari. Poiché la preparazione dei farmaci specifici, particolarmente costosi, e la loro corretta somministrazione richiedono perizia tecnica, la legge demanda alla giunta regionale di abilitare i Centri Emofilia ad organizzare corsi teorici e pratici con un rilascio di attestato che certifica l’idoneità del paziente o del suo tutor ad effettuare l’autoinfusione in tutta sicurezza.
L’esame del disegno di legge contenente modifiche ad alcune norme sanitarie in tema di accreditamento provvisorio di strutture sanitarie, è stato rinviato per consentire l’audizione in commissione dei rappresentanti di Anci, Upi ed Aiop.
Redazione Stato