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Riminese, Imola e Bat, armi illegali, 7 arresti

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
15 Aprile 2013
BAT //

Armi clandestine Bari (statoquotidiano)
Bari – NEI giorni scorsi, a Bisceglie (BA) Andria (BAT), Imola (BO) e Verrucchio (RN), la Squadra Mobile di Bari, in collaborazione con quelle di Bologna e Rimini ed i Commissariati di P.S. di Andria e di Imola hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Trani, nei confronti di 7 persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata all’introduzione illegale di armi e munizioni sul territorio nazionale e di altri reati connessi.


La misura cautelare e’ stata eseguita nei confronti di:
1.Rustico Luigi, nato ad Andria (BAT) ed ivi residente, di anni 42, imprenditore, con precedenti di polizia;
2.Coratella Vincenzo, nato ad Andria (BAT) ed ivi residente, di anni 39, gestore di sala giochi, con precedenti di polizia;
3.Manzoni Borghesi Gaetano, nato a San Marino (RSM) ed ivi residente, di anni 74, titolare dell’armeria G.M.B., con precedenti di polizia;
4.F. N., nato ad Andria (BAT) ed ivi residente, di anni 40, ragioniere presso una azienda di biancheria ed intimo di Trani;
5.S.S., nato a Rimini e residente a Verrucchio (RN), di anni 32, impiegato presso l’armeria G.M.B.; 6.C.V.A., nato a Molfetta (BA) e residente a Bisceglie, di anni 29, corriere per conto della ditta di spedizioni; 7.P.R., nato ad Andria (BAT) ed ivi residente, di anni 49, corriere per conto della ditta di spedizioni.


Il provvedimento restrittivo è stato richiesto dalla Procura della Repubblica di Trani a seguito dell’indagine, avviata dalla Squadra Mobile di Bari nel gennaio 2011, in seguito alla segnalazione della Gendarmeria della Repubblica di San Marino relativa ad alcune esportazioni sospette di armi verso l’Italia.


In particolare, è stato accertato che l’armeria G.M.B, con sede in quella Repubblica, aveva inoltrato richiesta di nulla osta alla vendita di armi corte in favore di 7 cittadini italiani residenti nelle province di Bari e Foggia. La conseguente verifica della documentazione ha fatto emergere l’utilizzo di timbri falsi, la contraffazione dei porti d’armi e l’inesistenza anagrafica dei nominativi indicati.


Le armi, vendute illegalmente dalla G.M.B. ed intestate sempre a persone inesistenti, venivano spedite in Italia tramite la GLS, un’agenzia di spedizione con sede a Corato (BA) e consegnate a Rustico Luigi, a Coratella Vincenzo e F.N., da due dipendenti della citata ditta di spedizione.


Le investigazioni, sono state riscontrate con l’arresto, in flagranza di reato, avvenuto il 12 aprile 2011, di Coratella e Rustico, che nel corso di una mirata perquisizione furono trovati nella disponibilità di numerose armi da fuoco, (6 pistole, un fucile di precisione, uno d’assalto) acquistate dall’armeria G.M.B..

Nel corso dell’operazione, oltre alle armi, furono rinvenute numerose munizioni, alcuni silenziatori e puntatori laser, nonché una busta contenente numerosi timbri falsificati di enti dello Stato, tra cui Uffici di Polizia, e documenti falsificati che, come hanno riscontrato le indagini, sono stati utilizzati per riprodurre le licenze di polizia valide per l’acquisto, il porto e il trasporto di armi da fuoco.

Le attività investigative, supportate da attività tecniche, oltre ad accertare l’importazione illegale, tra il 2009 e il 2011, nel territorio italiano di 247 armi da fuoco, munizioni ed accessori, destinate a 24 persone inesistenti ma in realtà ricevute da rustico e dai suoi complici, hanno permesso di identificare i componenti dell’organizzazione, delineando i ruoli e le responsabilità degli acquirenti, dei venditori e dei trasportatori.


Redazione Stato@riproduzioneriservata

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