Foggia. La febbre da playoff continua a salire a Foggia. Ieri mattina, allo “Zaccheria”, i rossoneri hanno sostenuto la rifinitura in vista del match contro l’Alessandria, con un uomo in più sugli spalti: alla seduta di allenamento, aperta al pubblico, sono accorsi infatti circa duemila tifosi, che hanno sostenuto i ragazzi di De Zerbi con cori ed applausi.
Al termine, dopo aver ringraziato i sostenitori insieme ai calciatori, si è rivisto in conferenza mister Roberto De Zerbi, che ha parlato del difficile quarto di finale che attende il Foggia: “Le assenze? Dobbiamo pensare a chi c’è, a chi può giocare la partita per vincere, fare una gara da protagonisti come sempre. Non vuol dire che è meglio così, ma non mi piace piangere, prendere scuse e alibi: siamo pronti e siamo nelle condizioni di poter vincere anche così, sapendo di aver un avversario forte. Narciso se starà bene e mi dirà che non ha nessun timore, giocherà; Micale è stato bravissimo e determinante per il raggiungimento della posizione finale, però in porta ho una gerarchia chiara e non mi piace mettere tutti e due sullo stesso piano. Immagino una squadra pronta, che sarà propositiva e vuole far la partita, voglio una squadra libera di testa, che giochi con personalità ed orgoglio: aver riportato diciottomila spettatori dev’essere un orgoglio, non un freno, ci siamo costruiti noi questo e voglio che ce lo giochiamo a viso aperto e con la carica giusta. L’Alessandria” – spiega –“è una squadra importante, sono arrivati quarti perché ad un certo punto si sono concentrati sulla Coppa Italia, perdendo inconsciamente qualcosa in campionato; li rispettiamo, sono una delle favorite, ma noi giochiamo sempre a viso aperto e l’abbiamo sempre dimostrato. Non ho dubbi sull’undici iniziale, qualche dubbio sulle posizioni si, ma sono sereno e teso al punto giusto: penso di aver a disposizione una squadra che può vincere ugualmente. La rifinitura con tutto questo pubblico? Penso che è una delle cose che mi porterò dietro, perché in una delle conferenze iniziali dissi che mi sarebbe piaciuto far giocare ai miei una partita con il pubblico che avevo io da calciatore, questa è una vittoria: aver portato in rifinitura duemila persone, che sono quelle che ho ereditato io, però la domenica, è un motivo di orgoglio”.
Infine, il tecnico rivolge un pensiero alle voci di mercato che lo riguardano: “Su quello che si dice sul mio conto, fin quando sarò qui questa resterà la mia città calcistica, non mi interessa nient’altro che non siano questa squadra e questi play off. Quindi non ho né spazio né voglia di sentire stronzate.”
(A cura di Salvatore Fratello, Redazione Stato Quotidiano.it)
Non ho mai capito perchè l’energas non stanzia i finanziamenti a Foggia che ha circa 150.000 abitanti, un blasone e uno stadio. Perchè insistono su Manfredonia?
Forza Alessandria ammort i fuggen magna mosk
…e a noi (modificato, la ringraziamo)
La magna mosk d mamt. Ue kitemurt
Procopio non ti vergogni scommetto che stasera sarai allo stadio a tifare foggia magna piscitill
A foggia c’era mezza Manfredonia e se va in serie B saranno certi almeno 500 abbonamenti!