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SCUOLA Romano Pesavento (CNDDU): “Posticipare l’inizio delle lezioni a fine settembre”

Il comunicato di Romano Pesavento, presidente del Coordinamento Nazionale Docenti delle discipline dei Diritti Umani

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
15 Luglio 2024
Cronaca // Cronaca //
Ecco un comunicato di Romano Pesavento, presidente del Coordinamento Nazionale Docenti delle discipline dei Diritti Umani:

Il Coordinamento Nazionale Docenti delle discipline dei Diritti Umani, alla luce delle temperature elevate registrate e previste nel Centro-Sud a causa dei cambiamenti climatici, e constatando che molte scuole sono prive di climatizzatori nelle aule, propone di modificare i calendari scolastici regionali posticipando l’inizio delle lezioni a fine settembre o inizio ottobre.

In alternativa, si suggerisce di dotare le aule di adeguati sistemi di climatizzazione. Va ricordato che le scuole, anche durante i mesi di luglio e agosto, offrono corsi di recupero e gli esami per il recupero del debito scolastico, servizi fondamentali per le famiglie.

Adattarsi a temperature che raggiungono i 35°C, richiedendo al contempo un abbigliamento adeguato per il contesto scolastico, sta diventando sempre più difficile per docenti e studenti.

Insegnare e apprendere in condizioni così avverse risulta inefficace: il rischio di colpi di calore è elevato a causa delle alte temperature, dell’umidità e della scarsa ventilazione. Le conseguenze possono essere gravi, specialmente per i soggetti più vulnerabili.

I dati sui trasferimenti interprovinciali mostrano che oltre il 90% degli insegnanti che rientrano nella propria sede lo fa in base alla legge 104/92 per gravi motivi di salute personale. Inoltre, è in aumento il numero di studenti fragili, le cui condizioni di salute li rendono più suscettibili agli effetti negativi di ambienti scolastici poco adatti.

Il CNDDU invita nuovamente il ministro dell’Istruzione, prof. Giuseppe Valditara, e le amministrazioni regionali a prendere in considerazione queste istanze, al fine di creare un ambiente di apprendimento inclusivo per tutti gli studenti, in particolare quelli a rischio di dispersione scolastica, e per tutti i docenti, indipendentemente dalle loro condizioni psico-fisiche.

Lo riporta NoiNotizie.it

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