I MOTIVI DEI REVISORI – La relazione dei Revisore dei Conti fa riferimento a una verifica dei 9/12 dell’anno 2010, in particolar al conto consultivo del 2009 e ai riequilibri del 2010, e tiene conto sia dell’attuale stato della casse comunali, alle prese con una massa debitoria pari a circa 250 milioni di euro, sia del parere della Corte dei Conti di Bari, che alcuni mesi fa aveva presentato al Sindaco Mongelli lo spettro del dissesto. Spettro che dopo questa relazione diventerà con ogni probabilità realtà. I motivi della richiesta della dichiarazione di dissesto da parte dei Revisori dei Conti vanno ricercati, tra gli altri, nell’eccessiva anticipazione di tesoreria da parte del Comune di Foggia, nonché nell’impossibilità di far fronte ai 49 milioni di euro di debiti esigibili contratti dall’Ente. Un parere che sostanzialmente va a rimarcare quello già espresso dalla sezione regionale di controllo per la Puglia della Corte dei Conti e che pesa come un macigno in quanto viene presentato a poche settimane dall’approvazione della la manovra antidissesto.
GLI SCENARI – Il documento dei revisori si trova attualmente nelle mani del primo cittadino foggiano, del Presidente del Consiglio comunale, Raffaele Piemontese, e di alcuni consiglieri comunali. Il prossimo passo sarà ora la convocazione del consiglio comunale, che dovrà necessariamente avvenire entro sette giorni. Tenuto conto anche della diffida che la Prefettura di Foggia ha inviato al consiglio comunale, in seguito alla mancata riconvocazione dell’Assise dopo che lo seduta dello scorso 30 settembre era andata deserta. L’opposizione ha già annunciato che chiederà al Sindaco una seduta monotematica, in cui si discuterà cioè esclusivamente della relazione dei Revisori dei conti. Difficile al momento pensare a una continuazione dell’attuale giunta comunale. C’è chi all’interno di Palazzo di Città teme addirittura scenari ancor più bui, ovvero la dichiarazione del dissesto finanziario anche da parte della Corte dei Conti della Puglia prima ancora della convocazione del consiglio comunale. Gli scenari che si prospettano per la città di Foggia questo punto sono tremendi: commissariamento della città, con conseguente sospensione dei contratti di lavoro e di servizi vari, impossibilità di contrarre mutui e tasse aumentate a dismisura. Misure che metterebbero letteralmente in ginocchio un intero capoluogo, che rischia di pagare per almeno i prossimi dieci anni colpe di passati amministratori incapaci, quei colpevoli su cui a questo punto sarebbe d’obbligo far luce.
VENTURA: ORA TUTTA LA VERITA’ – “Adesso il Sindaco Mongelli non può far altro che dirci tutta la verità sula situazione contabile del Comune di Foggia”. Lo chiede a gran voce Lucio Ventura, consigliere comunale della Ppdt, interpellato da Stato sull’attuale situazione economico-finanziaria di Palazzo di Città. Il consigliere di opposizione chiede di “chiarire chi siano i responsabili che hanno portato a questa tragica situazione, per rispetto nei confronti di questa città”.
FOCUS, LA MANOVRA ANTIDISSESTO DEL COMUNE PRESENTATA A SETTEMBRE, I DEBITI, IL RUOLO DELLE PARTECIPATE – Focus debiti Comune di Foggia
Capitanata Comune Foggia, ufficiale: i revisori chiedono il dissesto
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“Nei giorni scorsi il quotidiano “L’Attacco” ci ha fatto intravedere, tramite un’intervista ad un alto funzionario del Comune di Foggia, scenari a dir poco inquietanti”. “Noi non conosciamo il geometra Antonio Auciello, Coordinatore dell’Ufficio di controllo del territorio del Comune di Foggia, e quindi non abbiamo motivo di dubitare di quello che afferma, anche perché molti tra quelli che lo conoscono, dai politici amministratori agli imprenditori edili, lo giudicano una persona equilibrata e competente”.
“Dobbiamo credergli, quindi, anche quando dice all’intervistatore: “Io non guardo in faccia a nessuno. Lo sanno tutti che sono una persona seria […]. Abbiamo a che fare quotidianamente anche con i delinquenti. Non sa quante volte ho mediato tra loro ed il Comune di Foggia, nel senso di far capire qual è la questione: è la quotidianetà di questo lavoro”.
“E’ preoccupante, invece, il silenzio assoluto degli organi d’informazione, su queste gravi affermazioni, anche a fronte delle risposte imbarazzanti dei politici e degli imprenditori intervistati, che vorrebbero gestire la questione sul piano personale. Noi del Coordinamento Provinciale dell’associazione LIBERA – ASSOCIAZIONI, NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIE ci meravigliamo che a nessuno sia venuta in mente l’unica cosa da fare in questi casi, cioè invitare il geom. Auciello a recarsi dal magistrato per dire tutto quello che sa. Auspichiamo anche che la magistratura indaghi sulle dichiarazioni di un tecnico del Comune che da quasi quaranta anni intrattiene simili rapporti per conto terzi”.
“Queste dichiarazioni sembrano confermare quello che noi di Libera Foggia denunciamo da molti anni, cioè che l’intreccio tra politica e malaffare non è un “teorema” di magistrati, associazioni e cittadini che da tempo si chiedono e s’interrogano sulle vittime illustri di questa città, come l’imprenditore edile Panunzio e il Direttore dell’Ufficio del registro dott. Marcone, ma è una realtà inquietante ed inquinante la vita cittadina. Se queste dichiarazioni dovessero essere accertate, saranno la conferma dell’imbarbarimento raggiunto nei rapporti tra gli enti locali e la lobby del mattone e della speculazione”.
“Auspichiamo, pertanto, che si accerti la verità, che si faccia finalmente chiarezza su questo intreccio perverso e che si ponga definitivamente un argine ai tanti faccendieri che da anni hanno contribuito al dissesto economico e sociale di questa città”.
Dopo che i revisori dei Conti Antonio Chinno e Raffaele D’Alessandro hanno consegnato al Settore Controllo della Procura della Corte dei Conti una relazione di trenta pagine in cui chiedono ufficialmente la dichiarazione di dissesto finanziario,quali sono gli scenari che si prospettano per la città di Foggia? La massa debitoria è pari a circa 250 milioni di euro. Il consiglio comunale dovrà necessariamente riunirsi entro sette giorni.
A questo punto il commissariamento con aumento di tasse e sospensione di tanti servizi per la città diventa una drammatica possibilità. Le colpe ricadono su quegli amministratori incapaci che avranno , con una simile eventualità, affossato completamente la già precaria situazione socio economica della città.Adesso ci sembra doveroso far emergere i nomi dei responsabili di questa drammatica situazione amministrativa e dovranno emergere conseguentemente le relative responsabilità attraverso una “operazione verità” sulla quale l’attuale sindaco Mongelli si è sempre sottratto.Tutto questo per rendere conto ad una intera comunità cittadina che attende preoccupata l’evolversi di tale grave situazione.
Salvatore Valerio,
Presidente Provinciale Associazione Politico Culturale Indipendente Destra Razionale sapere aude
Domanda. Caro razionale… lei che cosa ha fatto per evitare che il comune si indebitasse, per evitare che la città sprofondasse sotto cumuli di marciume?
Comnosco tanti che “hanno preferito non sporcarsi le mani” piuttosto che, invece, operare…Mi sa che lei è uno di quelli. le colpe sono collettive e, soprattutto, sono antiche.
Guardiamoci in faccia. un buco del genere non lo causano un anno di mongelli e 5 di ciliberti….
Egregio Radicale libero, cosa ho fatto io?
Ho denunciato la “disamministrazione” attuata in questi anni da parte di questi personaggi che si sono presentati come salvatori della patria e che non hanno fatto un bel niente per venir a capo di una situazione disastrosa lasciata dal loro predecessore della stessa coalizione, Ciliberti.
Avrà capito che , guardandola in faccia e senza remore, ritengo invece che la causa di tutte questo è da addebitarsi interamente alla dissennata politica del centrosinistra.
Gli Ispettori della Corte dei Conti a Luglio hanno parlato chiaro. I conti fino al 2004 erano in ordine.Si abbia, quindi, il coraggio e la onestà intellettuale di ammettere le proprie incapacità. Ormai la vostra è una cantilena già sentita.
Come abbiamo avuto modo di dire nel nostro comunicato, ci aspettiamo dal sindaco una operazione verità in altri termini ci faccia capire, cosa è stato lasciato dalla precedente amministrazione; molto probabilmente non lo sapremo mai per questa semplice ragione:lo spaesato Mongelli non può alienarsi le simpatie e quindi il sostegno, di chi ha (dis-)amministrato con Ciliberti (i vari Pontone,Benvenuto etc)e che si trova ancora in giunta atualmente.Attendiamo da tempo, inoltre, una decisa presa di posizione della vice sindachessa che in campagna elettorale vomitò di tutto di più contro il centro sinistra e gli stessi personaggi con i quali oggi divide la triste sorte di questo poco significante governo della città, che costerà tanto alla comunità foggiana in tutti i sensi.
PS:Se per sporcarsi le mani lei intende pure ramazzare e togliere i rifiuti il giorno di Pasqua davanti l’uscio del proprio stabile in viale Europa, ebbene è stato fatto anche questo.La prossima volta mi dia il suo nominativo così la chiamo e la invito ad aiutarmi , si usa dire che in due si fa prima e meglio, anche se a questo scopo (in questo caso ci sta meglio “scopa”) dovrebbero provvedere le unità operative dell’Amica predisposte alle pulizie delle strade.
Salvatore Valerio
Pollce che tende all’ingiù ? (di Nico Baratta)
Non va per nulla bene per Foggia.
Pur avendo messo in campo tutte le risorse utilizzabili e spendibili, al Comune del capoluogo dauno è arrivato l’ennesimo rendiconto dei tre Revisori dei Conti: due su tre, per ora, boccia le azioni intraprese a fronte dei risultati economici svolti.
Indubbiamente è una mannaia per la già debole situazione economica cittadina, che non riesce ad allontanare l’impellente spauracchio del famigerato dissesto finanziario.
Mi auguro care lettrici e cari lettori, che avvenga il contrario.
Star qui a cercar colpevoli, rimuginando sul passato, rallenterebbe il contributo che ognuno di noi potrebbe fornire a chi con dovizia e pazienza certosina sta lavorando per evitare che Foggia cada nel baratro fallimentare.
Mi rivolgo prevalentemente al mondo associativo, quello libero e volontario, che la nostra società civile da sempre ha apprezzato per le molteplici iniziative svolte nel bene della città.
E se qualcuno sta ancora chiedendo la testa dei fautori di tal “atroce epilogo”, si ricordi che tanto poi i nomi dei furbastri verranno fuori, e li…….vedremo.
I numeri parlano chiaro e il famoso pollice di “Cesare” pian piano tende all’ingiù.
Ultimo dato a nostro sfavore, l’87° posto, su 103 Comuni italiani, nella classifica “Ecosistema Urbano 2010”, svolta da “Legambiente”, “Ambiente Italia” e “Il Sole 24 Ore”, per la qualità della vita. Meno 5 posizioni dal 2009, che a voce dell’indagine è dovuta alla «carenza comunicativa del Comune foggiano per mancanza di una rete di centraline per il rilevamento della qualità nell’aria».
Con ciò e alla luce della pronta risposta del Comune sugli interventi per il “Verde Pubblico”, contornati da numeri che fanno notizia e informano ma non giustificano l’attuale classifica, non è certificato che Foggia supera il famoso dato “Pm10” delle polveri sottili, ma lascia dubbi.
Ombre da illuminare rimettendo in funzione gli impianti che controllano la salubrità dell’aria cittadina, a mio avviso.
La Qualità della Vita non è solo aria buona e ambiente curato e pulito, è anche ambiente ecosostenibile. E qui la Puglia, in particolare la Capitanata, è padrona incontrastata delle Energie Rinnovabili, produttrici di surplus energetico come risposta al paventato nucleare.
Un’ecosistenibilità minata dal potenziamento dell’impianto di “Produzione di energia e calore e di smaltimento di rifiuti industriali” della Sofim, a meno di 10 km dal centro abitato, e che con quello discusso in zona Borgo Tressanti e il “cugino” Fenice, della Fiat di Melfi, formerebbe il nostro “Triangolo delle Bermuda”. Un triangolo “allargato” dai vari piccoli impianti di smaltimento rifiuti, biomasse e cementifici sparsi qua e là nella provincia di Foggia.
[a casa mia, se un impianto produce calore e energia e smaltisce rifiuti, si chiama Termovalorizzatore. Correggetemi se sbaglio! Comunque diamo per buona la determina dirigenziale n. 126/2010 di AIA con la quale ha autorizzato la messa in funzione di 2 caldaie di combustione del metano nell’impianto della Sofim]
Se ci guardiamo attorno, fra le mura cittadine vedremo che quel pollice tende sempre più all’ingiù!
Un teatro che pare essere la “Fabbrica di San Pietro”, con tre porte e pavimenti da ultimare, oltre all’attesa dell’OK della Commissione di Vigilanza (sempre se quest’anno non vi siano altri intoppi). Il “Giordano” ha una sua valenza storica, il prestigio di essere il teatro più antico di Puglia, 2° nel Mezzogiorno d’Italia.
Una cattedrale che rimpiange il nostro amato “Sacro Tavolo Velato” e i suoi fedeli: questo ai foggiani non va proprio giù!
Strade cittadine (a parte le provinciali con ben più gravi problemi) che ricordano l’etimologia più conosciuta del nome della città, vergognandosi dinanzi ai Tratturi che, un tempo, resero Foggia l’eccellenza del meridione d’Italia.
Marciapiedi multistrati e multicolori dal “profumo” invasivo dell’inciviltà, dal vizietto della busta buttata fuori dal cassonetto e da quella “dimenticata” da un padrone che non rispetta l’intimità del suo fido cane.
Pericoli celati a ridosso delle scuole, con pali ferrosi tranciati e piegati, con cartelloni pubblicitari dalle lamiere contorte e arrugginite, vere armi bianche per i nostri figli, e non solo.
Negozi barricati e che chiudono, non solo per un’economia beffarda, bensì per il proliferare non ben controllato di bullismi non propriamente giovanili.
Serpentoni e spine di pesce con auto invadenti e “invisibili”, spesso dove il pedone è padrone.
Vivere un giorno a settimana nel sogno di un pallone che rimbalza contro una Lega che non ama Zeman, non è un bel risultato.
L’invito che rivolgo ai concittadini è di collaborare con l’attuale Amministrazione Comunale, specie con il Sindaco, per riappropriarsi della nostra cara amata Foggia.
La Qualità della Vita e il suo destino economico si misura con un indice: a Foggia, per il momento, vi è il pollice di “Cesare” a sostituirlo.
Ad Maiora