Lospinuso: “La faccia tosta di Vendola sul PSI”

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Bari – “OCCORRE una straordinaria dose di faccia tosta per scaricare sul Governo nazionale e sui parlamentari pugliesi le conseguente della reiterata violazione del ‘Patto di stabilità’, con cui la Regione Puglia ha battuto ogni record sul terreno dell’aggiramento delle regole comunitarie, addirittura vantandosene come ha fatto l’Assessore in carica al Bilancio in pubbliche dichiarazioni che certamente non hanno giovato alla nostra affidabilità a tutti i livelli”, ha detto il Consigliere regionale PDL, Pietro Lospinuso in una nota. “Vendola e Pelillo sanno benissimo che il Governo nazionale non li può autorizzare a violare tali regole perché non ne è autorizzato esso stesso a seguito di impegni unanimemente condivisi e legislativamente sanciti con l’UE, grazie soltanto al rispetto dei quali la nostra economia, a differenza di altre, ha tenuto”.

“Quel che è certo è che non c’è nessun’altra Regione che, come la Puglia, ha violato per 3 anni su 4 il patto di stabilità ed ha dovuto conseguentemente chiudere la cassa fin da aprile, non a caso immediatamente dopo le elezioni, e che Vendola e compagni non soltanto devono rispondere di un evidente disordine nella spesa, a detta di Pelillo addirittura doloso, ma anche della qualità della stessa, visto l’altro significativo record nazionale da loro conseguito, che è quello drammatico della perdita di posti di lavoro negli ultimi due anni.
Se poi si vuole un’inconfutabile conferma sia della provenienza comunitaria dei vincoli che Vendola non ha rispettato e della conseguente impossibilità del Governo nazionale di consentirglielo, sia del malgoverno vendoliano, si legga quel che sottoscrive in queste stesse ore lo stesso Governatore in relazione ai fondi POR 2007-2013, compresa l’anticipazione confessoria del rischio imminente di far perdere alla Puglia la bazzecola di un miliardo e duecento milioni di euro, anche e soprattutto per la scelta irresponsabile di violare il patto di stabilità a ridosso delle elezioni, scaricando il costo dei propri interessi politici sui poveri Pugliesi”.

“Rispetto a tutto questo i parlamentari pugliesi hanno una sola ragione per aderire all’invito strumentale e truffaldino di Vendola: andargli a chiedere conto dei disastri che ha combinato”.

Redazione Stato