“Mimmo, Mimino e Mimì, ossia Domenico Modugno”, è uno dei cinque lavori filmici realizzati per la seconda edizione (2010-2011) di “Progetto Memoria”, interamente finanziati e prodotti dall’Apulia Film Commission, in cui giovani filmaker contribuiscono alla ricostruzione dell’identità pugliese del ‘900, attraverso trame narrative che ripercorrono luoghi ed eventi di interesse sociale, culturale, artistico, ovvero storie di personaggi pugliesi, che hanno contribuito in modo pregnante alla definizione della storia della Regione.
In “Mimmo Mimino e Mimì, ossia Domenico Modugno”, per la prima volta si sveleranno in esclusiva i segreti della sua ispirazione musicale che lo portarono ad essere l’italiano più famoso nel mondo.
Si tratta di un’inchiesta mai affrontata prima sull’appartenenza territoriale del padre dei cantautori italiani che ha tanto giocato sull’equivoco delle origini: prima siciliano, poi napoletano, sanpietrano e infine polignanese. Nel presentarsi alla televisione francese Modugno si è perfino inventato un luogo inesistente del messinese indicandolo come suo paese di origine e ha peraltro raccontato di essere figlio di una tribù di zingari. In realtà era un cittadino del mondo con radici profonde nel Sud d’Italia di cui padroneggiava perfettamente i dialetti e le intonazioni.
Era comunque intriso di sicilianità: all’inizio della sua carriera, gli fu affidata da Radio Rai una serie di puntate sulla Sicilia con la partecipazione di sua moglie Franca Gandolfi. Per questa serie di trasmissioni dal titolo “Amuri Amuri” scrisse almeno tre canzoni a settimana, fra le quali la popolarissimo “Lu pisci spada”. Forse anche l’incontro con Frank Sinatra in via Asiago a Roma alimentò l’equivoco del Modugno siciliano. Sinatra infatti lo credeva isolano e nessuno si sentì di contraddirlo. Ma fu anche creduto napoletano grazie ai suoi capolavori paragonabili ai grandi classici partenopei dell’‘800.
Era nato a Polignano a mare nel 1928, cresciuto San Pietro Vernotico, aveva frequentato Napoli e si era trasferito prima a Torino poi a Roma. Modugno è morto a Lampedusa nel 1994, dopo aver chiuso la carriera con una grande riappacificazione con la sua città natale. Nel documentario proposto da TG2 Dossier, amici e parenti svelano dopo anni aneddoti inediti sui primi passi della sua carriera che nacque anche come rivalsa verso lo scetticismo del padre – comandante della polizia municipale- che lo voleva ragioniere.
Redazione Stato
Spettacoli Mimmo, Mimino & Mimì, ossia Domenico Modugno
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Per precisare:
Domenico Modugno è morto nel 1994 (non 2004)
il 6 agosto sull’isola di Lampedusa.
Indicazioni rese dall’organizzazione dell’evento, abbiamo provveduto a rettificare. Grazie, RED.