FOGGIA – Leggendo i principali giornali italiani o ascoltando certi servizi dalla dubbia attendibilità sulle reti nazionali, si respira una strana aria quest’anno nell’offerta turistica pugliese.
Sembra quasi che, in questa estate 2023, la regione sia stata praticamente travolta da aumenti assurdi che riguardano qualsiasi settore, tanto da “costringere” i suoi stessi abitanti a “fuggire” in Albania in massa.
“Campioni” in tale opera si sono distinti soprattutto il Corriere della Sera e La Repubblica (compresa la sezione regionale) che, in pratica snocciolano uno o più articoli al giorno articoli sui presunti ladrocini operati nel territorio definito da diversi giornali USA “la regione più bella del Mondo”.

(mare, estate, belpaese, turismo, puglia, gargano, generiche)
Aggiungiamoci pure un servizio andato in onda sul TG di RAI1 dove un imprenditore emiliano elencava presunti surreali rincari senza presentare nessuna fonte ad avvalorare la tesi e senza che la giornalista (compiacente) li richiedesse. Ma è probabilmente il quotidiano La Stampa a battere tutti in faziosità, scrivendo che in Albania ci sarebbero prezzi più bassi del 250%. Come ha scritto su Twitter il deputato Lucio Malan: “E’ come dire che se in Italia una vacanza ti costa 1000 euro, in Albania non solo è gratis ma ti danno 1500 euro”.
Chiariamo un punto: l’aumento esponenziale dei costi di luce, gas e benzina (oltre che delle varie tasse) ha costretto tutti ad un aumento dei prezzi.

Circoscriverlo alla sola Puglia lascia intendere la faziosità dell’operazione. Aggiungiamoci che da anni la Puglia è sempre più la meta prediletta da tanti vip, oltre che di un turismo di massa. La Puglia è diventato un vero e proprio “brand”. E questo, evidentemente, non è andato giù a molti.
Anche il Gargano, soprattutto Vieste ma non solo, è diventato un vero e proprio stato d’animo.

Quell’emozione dettata dall’autenticità dello spirito del luogo, da un’offerta gastronomica tanto forte, tipica, caratteristica, che associata alla magia dei luoghi – trabucchi, calette e masserie – la rendesse un posto unico in assoluto e una esperienza vera e propria. Facile che aumento di richiesta determinasse anche un aumento di speculatori e di operatori del settore che cercano di attirare il turismo di lusso, cosa che sta effettivamente succedendo, specie con l’attracco di yacht milionari.
Da notare, infine, un certo “razzismo” di fondo espresso da certi blogger di viaggi, prezzolati o no.

Se è normale, secondo gli stessi, che luoghi come la Costa Smeralda, la Costiera Amalfitana, Capri, Forte dei Marmi e Saint Tropez, possano presentare anche prezzi esorbitanti, non lo è, secondo la loro visione, per il turismo pugliese perché, a loro dire, dovremmo limitarci al turismo di massa da posto qualunque.
A cura di Michele Solatia
Ci voleva tanto a screditare o meglio sputtanare questi falsi giornalai da strapazzo? È logico che è pura invia, ma non solo, vi è anche in sottofondo una manipolazione degli operatori turistici d centro nord che si vedono ogni anno sminuire i propri clienti abituali. Non si rendono conto o fanno finta di non vedere che il senso di marcia è cambiato. Fino a non molti anni fa si faceva la coda per andare sulla riviera romagnola, dove il sole è alle spalle dal mare, dove le spiagge sono grigie e il mare è giallo. Ora invece si fa la coda per andare in Puglia e in Calabria è questo nuoce a più di qualcuno, quindi si inventano l’Albania. Poveretti.
Diciamo la verità, ovvero e purtroppo i rincari effettuati dai gestori dei lidi balneari e dai ristoratori , ovunque in Italia, sono spropositati! Aumentare del 30% il listino prezzi non ha riscontro negli sporadici aumenti degli stipendi, per chi li ha avuti, non credo che su uno stipendio medio di 1.400,00 € ci sia stato un aumento di 420,00 € tale da poter contrastare tali rincari. Il brand Puglia o Gargano o Salento vanno benissimo e non ho nulla in contrario ma non potete pretendere che per una giornata di mare si chiedano 28 € per un ombrellone e due lettini che cavolo dopo una settimana me li sono comprati sia i lettini che l’ombrellone! In questo modo potrete fregare sempre lo stupido di turno ma, alla lunga, pagherete cara la scelta di “recuperare” ciò che non avete mai perso durante la pandemia!!! Solo pura speculazione!!!
La guardia di Finanza e annonaria dormono Manfredonia evasione fiscale terrificante nell’orto frutta e ittica ristoranti e balneari. Nessuno che controlla le etichettature, le bilance, il rilascio di scontrini fiscali. Ormai fanno tutto i porci comodi loro perché a Manfredonia la le leggi commerciali e fiscali non esistono! Non sappiamo neanche se la roba è congelata o fresca, la provenienza dei prodotti alimentari. Anche i Nas di Foggia dormono! Uva venduta a 4 euro e senza etichettatura e con obbligo di acquistare il cestino! Vergognatevi succhiasangue! Vergognatevi approfittatori è quelli che non vi controllano!!
Smettiamola di fare del vittimismo. È vero chr sbbiamo un mare invidiabile, dei posti bellissimi, chr i turisti non vedono altro che la Puglia, ma negare gli aumenti spropositati al sud, vuol dire essere ciechi o bugiardi. Un ombrellone e due sdraio a Gallipoli 1′ agosto 60 euro. Obrellone e due sdraio 1′ agosto a Rimini 22 euro e non è una balla. Esperienza fatta da mia figlia. Quindi? Di cosa parliamo, anzi aggiungo che Rimini, al lido di cui parlo c’era anche animazione per bimbi e ragazzi. A Gallipoli solo acqua limpida del mare. Svegliatevi ragazzi altrimenti fallirete tutti e lo meritate. Non mi dispiacerebbe.